Emergenza Covid: si va verso la limitazione degli spostamenti tra regioni

L'aumento dei contagi e la volontà di evitare nuovi lockdown nazionali, spingono il Governo ad adottare nuove misure restrittive, tra le quali una limitazione della circolazione da e verso le regioni più esposte al contagio.

1 novembre 2020 - 17:54

Nel corso dell’intervento che il Premier Conte ha tenuto oggi in Parlamento, è arrivata la conferma del provvedimento che nelle prossime ore il Governo varerà per contenere la diffusione del contagio.

Sono in arrivo nuove limitazioni, ci sarà molto probabilmente un coprifuoco nazionale alle ore 21, centri commerciali e ristoranti dovranno rimanere chiusi la domenica, la capienza del trasporto pubblico scenderà al 50%, si fermeranno musei e mostre e sarà introdotta la didattica a distanza per le scuole superiori.

Un discorso a parte merita la limitazione degli spostamenti tra regioni, in un primo momento sembrava dovesse trattarsi di misura generalizzata, ma il Presidente del Consiglio ha confermato che saranno introdotte limitazioni solo per gli spostamenti verso e da quelle regioni con la situazione epidemiologica più complicata.

Il provvedimento del 25 ottobre scorso non poneva limitazioni in questo senso, ma da allora la curva dei contagi e soprattutto la pressione sulle strutture sanitarie sta diventando molto forte, in particolare in Lombardia, Lazio, Campania, Piemonte e Liguria.

Nonostante sia ancora presto per veder gli effetti delle misure adottate la scorsa settimana, gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico  hanno suggerito di non attendere oltre per una nuova stretta, la situazione degli ospedali e dei pronto soccorso si fa sempre più complicata.

Il Premier ha poi confermato che il nuovo provvedimento stabilirà 3 fasce di rischio, definite sulla base di parametri scientifici predeterminati e con l’automatica adozione di provvedimenti restrittivi differenziati per ciascuna di queste.

Quindi nel momento in cui una regione o un territorio dovesse passare dal rischio 1, il più basso, al rischio 2 o 3, i più alti, verrebbero automaticamente applicate le previste restrizioni.

Insomma un meccanismo che ricorda da vicino quello utilizzato per le allerte metereologiche e già adottato, con qualche differenza, in Gran Bretagna prima di arrivare al lockdown generalizzato.

Pertanto la possibilità di spostarsi e recarsi in altre regioni varierà di giorno in giorno secondo l’evoluzione del quadro dell’epidemia nei diversi territori.

L’obiettivo è sempre quello di dare risposte mirate per ciascun territorio, così da scongiurare un lockdown nazionale e riportare la curva dei contagi sotto controllo.

 

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