Escursionista modenese perde la vita in Valsorda, in Trentino
L’allarme al soccorso alpino è arrivato nella serata di lunedì 14 agosto, da parte della moglie che non l’ha visto rientrare dall’escursione.
Le ricerchesono partite immediatamente e andate avanti per buona parte della serata, fino al ritrovamento del corpo senza vita dell’uomo.
La vittima è Riccardo Paganini, un uomo di 67 anni originario di Modena, che era partito in mattinata per fare un trekking nella zona tra malga Valsorda e il bivacco Sieff.
Sua moglie, non vedendolo rientrare, ha lanciato l’allarme intorno alle 20.30, segnalando al Numero Unico per le Emergenze 112 di non riuscire più a comunicare con l’uomo.
L’ultimo contatto tra l’uomo e la moglie era avvenuto intorno alle 17.
L’escursionista aveva comunicato alla moglie di aver deviato dal sentiero previsto per il rientro verso Moena, avendo erroneamente preso una traccia diversa lungo la Valsorda.
Il Coordinamento dell’Area operativa Trentino Settentrionale del Soccorso Alpino ha immediatamente avviato un’operazione di ricerca, coinvolgendo le Stazioni di Moena e della val di Fiemme, nonché unità cinofile.
Le squadre di soccorso, coadiuvate anche dai vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine, hanno esplorato tutti i sentieri adiacenti al paese, concentrandosi in particolar modo sui sentieri che da Forno conducono alla Valsorda.
Purtroppo, intorno alle 22.30, è stato ritrovato il corpo senza vita dell’uomo.
Da una prima analisi, sembra che l’escursionista possa essere precipitato lungo un pendio scosceso con presenza di rocce.
Una volta ottenuto il consenso dalle autorità competenti, il corpo dell’uomo è stato recuperato grazie all’intervento di un elicottero e poi trasferito alla camera mortuaria di Predazzo.
Il drammatico episodio ribadisce l’importanza della prudenza e della preparazione quando si affrontano percorsi montni, spesso imprevedibili e insidiosi.