Fame da lupi!
Il lupo fa parte, a tutti gli effetti, della cosiddetta “lista rossa” redatta dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), un preciso elencodi tutte le specie attualmente in pericolo. Ritenuto dai pastori una seria minaccia per le greggi, e dai cacciatori, un abilissimo concorrente nella caccia al cinghiale, è stato crudelmente perseguitato fino a vedere ridotta la sua popolazione ad un numero tristemente esiguo di esemplari negli anni Settanta del Novecento. Proprio allora l’Italia approvava il primo Decreto Ministeriale, datato 1971, relativo al divieto venatorio sul lupo in tutto il territorio nazionale. Di durata biennale venne poi seguito da successivi decreti nel 1973 e nel 1976, con l’ulteriore proibizione dell’uso di bocconi avvelenati. La legge sulla caccia 157/1992 inserisce definitivamente il lupo nelle specie “particolarmente protette”, concetto rafforzato dalla celebre direttiva comunitaria “Habitat”. Oggi il lupo ha ricolonizzato la fascia appenninica fino a giungere alle Alpi Marittime e i numeri confermano la presenza di oltre 800 individui nella nostra Penisola. Ma i numeri a volte non bastano a risolvere tutte le problematiche insite nel complesso rapporto uomo-natura: disinformazione e antiche paure sono ancora la causa dell’uccisione illegale di un numero variabile tra i 50 e i 70 esemplari di lupo ogni anno. Per scoprire l’importanza di questo animale per l’ambiente, la cui presenza tra i boschi dell’Appennino indica equilibrio e biodiversità, segnaliamo l’iniziativa organizzata da Legambiente, Wwf, Cai, Ada, Lipu e i Parchi del Ducato con il patrocinio della Provincia di Parma, che si intitola “Fame da lupi: escursioni conviviali sulle tracce del lupo”. Sono escursioni guidate, che si tengono di domenica, fino al 26 aprile, nei boschi della zona ovest dell’Appennino parmense: oltre alla camminata è previsto un pranzo d’autore a base di prodotti tipici, mentre si ascoltano storie e vicende legate alle abitudini, la biologia e l’ambiente in cui vive il lupo. Per scoprirne ancora di più su questo seducente animale, nel Parco Regionale Boschi di Carrega (a soli 15 km da Parma) c’è il Centro Referenza Lupo gestito dall’Ente Parco.