Tragedia sul Cammino Francescano: muore Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi, durante un’escursione
Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi, perde la vita durante un'escursione sul Cammino Francescano. Le condizioni meteorologiche avverse hanno richiesto l'intervento del soccorso alpino per soccorrere la donna. Cordoglio e vicinanza alla famiglia da tutto il mondo politico
Nella giornata di martedì 13 giugno un malore fatale ha colpito Flavia Franzoni, moglie dell’ex premier Romano Prodi, mentre stava percorrendo insieme al marito ilCammino Francescano nel tratto finale che collega Gubbio e Assisi.
La donna, di 76 anni, è deceduta a causa di un malore, nonostante i tentativi di rianimazione da parte degli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria.
L’incidente si è verificato nel primo pomeriggio del 13 giugno, mentre Flavia Franzoni e il marito percorrevano insieme ad alcuni amici l’antico cammino, tra cui l’ex ministro Arturo Parisi.
La chiamata di soccorso è giunta poco prima delle 15, quando il gruppo si trovava tra Bellugello e Biscina lungo il percorso.
Le condizioni meteorologiche erano avverse, con una pioggia battente e un violento temporale in corso che hanno complicato l’intervento delle squadre di soccorso.
Gli operatori del Soccorso alpino dell’Umbria, su richiesta del servizio regionale di soccorso, hanno raggiunti via terra il luogo dell’incidente. L’intervento dell’elisoccorso è stato impedito dalle avverse condizioni atmosferiche.
Nonostante le manovre di rianimazione compiute dagli operatori dei soccorsi per Flavia Franzoni purtroppo non c’è stato nulla da fare e il medico del 118 ha constatato il suo decesso poco dopo l’arrivo di un’altra squadra di intervento.
Romano Prodi, l’ex ministro Parisi e gli altri escursionisti sono stati accompagnati ai mezzi di soccorso, mentre la salma di Flavia Franzoni è stata recuperata e trasportata direttamente a Bologna.
Si è appreso che la donna soffriva di problemi cardiaci e aveva subìto un intervento chirurgico al cuore diversi anni fa.
Flavia Franzoni e Romano Prodi si trovavano a Gubbio da alcuni giorni, per un trascorrere un breve periodo di vacanza nelle campagne dell’Umbria.
Chi era Flavia Franzoni
lavia Franzoni, 76 anni, ha lasciato un segno indelebile nel mondo accademico come docente di Metodi e tecniche del servizio sociale presso la facoltà di Scienze politiche di Bologna.
Con una carriera di vent’anni all’Istituto regionale per i servizi sociali, di cui è stata direttrice fino al 1995, Franzoni è stata un punto di riferimento per molti studenti e colleghi.
Studiosa di Welfare e allieva di Achille Ardigò, uno dei padri della sociologia in Italia, Franzoni ha sempre ricordato con affetto gli inizi dei suoi studi nella facoltà di scienze politiche a Bologna, dove ha conosciuto figure di spicco come Beniamino Andreatta.
Il suo contributo nel campo del welfare e la sua passione per l’inclusione sociale hanno avuto un impatto significativo sulla comunità.
Flavia Franzoni era anche conosciuta come la moglie di un ex presidente del Consiglio, un uomo politico di grande rilevanza. Insieme al marito, hanno partecipato attivamente alla campagna elettorale del 1996, che ha portato alla vittoria dell’Ulivo.
La coppia è stata sempre un esempio di unità e affetto, condividendo gli alti e i bassi della vita pubblica.
I messaggi di cordoglio dalle istituzioni e dalla politica
Le istituzioni, da Sergio Mattarella a Giorgia Meloni, hanno espresso il loro profondo cordoglio e vicinanza al marito Romano Prodi e ai figli.
Anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha sottolineato l’importanza del contributo di Franzoni per un’idea di città più inclusiva.
La figura di Flavia Franzoni è stata ricordata anche dal cardinale Matteo Zuppi, che ha sottolineato il suo impegno sociale e accademico, mentre il senatore Pier Ferdinando Casini ha evidenziato l’esemplare unione tra Flavia e Romano Prodi nel corso degli anni.
La perdita di Flavia Franzoni ha suscitato una profonda tristezza anche nel Partito Democratico.
Esponenti come Enrico Letta, Elly Schlein e Stefano Bonaccini hanno ricordato la sua straordinaria intelligenza, la passione per le politiche sociali e la dedizione verso gli ultimi.