Yosemite Firefall: l’incredibile cascata di fuoco sulla parete di El Capitan
Anche questo febbraio, nello Yosemite Park in California, gli amanti dell’outdoor e della natura potranno assistere al meraviglioso spettacolo delle cascate di fuoco chescorrono lungo la famosa parete rocciosa di El Capitan.
Una cascata d’acqua fuoriesce dal lato orientale della roccia granitica della celebre parete dell’El Capitan, un piccolo rivolo d’acqua che compie un salto di ben 480 metri.
Ogni anno, nel mese di febbraio, questa piccola ma unica cascata, si trasforma in un’incredibile lingua infuocata con i colori del sole.
Infatti, solo nella seconda metà di febbraio, ci sono le condizioni giuste perché questo evento naturale si mostri al mondo.
La particolare inclinazione del sole d’inverno fa si che i suoi raggi, proprio all’ora del tramonto, colpiscano l’acqua della cascata con l’angolo giusto per farle assumere una tonalità infuocata.
Il risultato è una lingua d’acqua colore giallo e rosso, simile ad una coda di cavallo ondulata che cade verso valle, che gli americani chiamano proprio Horsetail Fall (cascata a coda di cavallo), e che si tinge di rosso per l’intera sua altezza di quasi cinquecento metri.
Ogni anno migliaia di trekker e fotografi si recano nel Parco per assistere a questo incredibile spettacolo naturale che non si può osservare in nessun’altra parte del mondo.
Le origini della cascata di fuoco a Yosemite
In origine si trattava di una vera e propria cascata di fuoco.
Infatti nel 1872, i proprietari del Glacier Point Hotel, decisero di buttare giù dalla parete rocciosa di Glacier Point un vero falò.
Le braci ardenti che cadevano dalla parete davano l’effetto, appunto, di una cascata di fuoco.
Questo evento riscosse subito molto successo, erano migliaia le persone che ogni anno si recavano nel parco per assistere a questo spettacolo.
Nel gennaio del 1968, il direttore del National Park Service, George Hartzog, blocco questa iniziativa perché rischiosa per l’ambiente e incoerente con la missione del parco.
Infatti l’enorme numero di spettatori che si recava a Yosemite per assistere a questo spettacolo provocavano gravi danni alle praterie del parco.
Nel 1973 un talentuoso fotografo naturalista di nome Galen Rowell si è trovato di fronte nuovamente ad una cascata di fuoco.
Questa volta però nessuno aveva buttato giù della braci dalla montagna, ma era un fenomeno totalmente naturale.
Mentre guidava nella valle il fotografo ha notato una piccola cascata al largo di El Capitan che sembrava fosse fatta di lava.
Saltò fuori dall’auto e fotografò questo evento: fu la prima immagine a colori a raffigurare le cascate di fuoco di Yosemite.
Nella memoria delle persone era ancora viva la tradizione dei falò di Glacier Point, per questo il nuovo fenomeno naturale è stato soprannominato il naturale incendio di Yosemite’s Firefall.
Yosemite National Park: dove si trova e gli itinerari per scoprire il parco
Lo Yosemite Park si trova nel cuore della California, non lontano dal confine del Nevada, ed è conosciuto in tutto il mondo per la sua natura straordinaria.
Percorrendo gli itinerari del parco californiano si possono osservare le monumentali sequoie secolari, alte decine di metri, e le maestose pareti rocciose che rappresentano il sogno proibito di scalatori e alpinisti di tutto il mondo.
Le più celebri sono proprio l’El Capitan e l’Half Dome, che nei decenni passati hanno attirato appassionati di natura e outdoor da ogni parte degli Stati Uniti.
Questo territorio rappresenta il simbolo della wilderness americana, di queste valli si innamorò il naturalista e scrittore britannico John Miur, che convinse il Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt a creare il parco nazionale.
Subito dopo la seconda guerra mondiale in questo parco si trasferirono un gruppo di arrampicatori hippy, che venivano chiamato Dirtbagger, e che fecero di Yosemite la loro casa.
Vivevano tra queste vallate tutto l’anno, passando il loro tempo arrampicando e camminando tra i sentieri del parco, con pochi beni materiali e una vita a pieno contatto con la natura.
La loro storia, diventata una leggenda tra i giovani americani degli anni successivi, ha contribuito ad accrescere la notorietà di quest’area naturale che, ancora oggi, rimane una delle aree più grandiose e selvagge degli Stati Uniti.
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