Il ghiacciaio della Marmolada fa parte del Trentino-Alto Adige: lo conferma una sentenza del Tar
La giustizia amministrativa ha deciso che l'intero perimetro del ghiacciaio della Marmolada rientra nei confini del Trentino-Alto Adige. La decisione conferma un decreto del 1982 del Presidente della Repubblica Sandro Pertini e pone fine ad una contesa che va avanti dagli anni '70
Il Tar del Lazio, organo di secondo grado della giustizia amministrativa, ha confermato la collocazione geografica del ghiacciaio della Marmolada dentro il territorio delTrentino-Alto Adige ponendo fine ad una contesa lunga anni.
La decisione del tribunale amministrativo, arrivata il 15 marzo 2023, è la conseguenza di un ricorso presentato dalla Regione Veneto contro l’assegnazione del ghiacciaio della Marmolada al Trentino-Alto Adige.
La questione è iniziata nel 1973, quando il comune di Canazei, che fa parte della Provincia di Trento, ha presentato un ricorso alla giustizia amministrativa per richiedere la rettifica dei confini allora esistenti, in virtù dei quali il ghiacciaio si trovava diviso tra le province di Trento e Belluno.
Nel 1982 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini decise di porre fine alle tensioni tra le due province stabilendo, con un decreto presidenziale, che la Marmolada fosse parte del territorio del Trentino-Alto Adige.
Il provvedimento della Presidenza della Repubblica venne poi confermato da una sentenza del Consiglio di Stato del 1998 .
Nel 2002 la situazione cambiò un’altra volta quando le Regioni Veneto e Trentino-Alto Adige decisero di stipulare un protocollo d’intesa per ristabilire i confini del ghiacciaio della Marmolada com’erano prima del 1982: ovvero a metà tra le due Regioni confinanti.
L’ultimo cambiamento è arrivato a seguito di un’azione del comune Trentino di Canazei che nel 2018 aveva presentato all’Agenzia del Territorio una richiesta di revisione dei confini per far rientrare l’intero ghiacciaio della Marmolada nel territorio dei comuni trentini di Canazei e Vigo di Fassa.
A Rocca Pietore, Comune del Veneto, rimaneva solo l’area della stazione di arrivo della funivia a Punta Rocca, a quota 3.265 metri.
Proprio il gestore degli impianti di risalita (con sede nel Comune di Rocca Pietore), insieme alla Regione Veneto, ha deciso di impugnare davanti ai giudici amministrativi il provvedimento di revisione dei confini emesso dall’Agenzia del Territorio (diventata ora Direzione centrale servizi catastali dell’Agenzia delle entrate) per chiederne l’annullamento.
La sentenza del TAR del Lazio ha dichiarato legittimi i confini stabiliti nel 1982, con provvedimento dell’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini. Quindi l’intero perimetro del ghiacciaio della Marmolada fa parte del territorio del Trentino-Alto Adige.
Rimane a Rocca Pietore, comune della provincia di Belluno, quindi Veneto, solo l’area dell’arrivo delle funivie a Serauta e Punta Rocca.
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