Un mese di eventi in 15 regioni d’Italia per riscoprire il nostro territorio dolcemente, a bassa velocità. È il Mese della Mobilità Dolce, organizzato dalla piattaforma Co.mo.do – Cooperazione per la mobilità dolce, che dal 2006 riunisce associazioni, enti locali e istituzioni per promuovere un turismo eco-compatibile e attento ai criteri della sostenibilità.
La locandina del Mese della Mobilità Dolce. Courtesy of Co.Mo.Do.
L’idea del Mese della Mobilità Dolce nasce da un successo decennale: la Giornata delle ferrovie dimenticate, giunta oggi alla sua 11° edizione, un evento che dal 2008 si propone di favorire il recupero in chiave turistica delle linee dismesse.
In tutt’Italia sono infatti circa 7.000 i chilometri di ferrovie chiuse o sospese al traffico viaggiatori che negli ultimi anni hanno cambiato forma e utilizzo. E così come viene sollecitato il reintegro del servizio ferroviario regolare su quelle tratte che ancora possono essere di utilità alla popolazione locale, Co.Mo.Do promuove parallelamente la riconversione delle linee chiuse per un servizio turistico o come greenways ciclo-pedonali.
Un percorso lungo e travagliato, che negli ultimi anni ha dato i suoi frutti: oggi circa 800 chilometri di sedime sono stati riconvertiti in piste ciclo-pedonali, dal Piemonte alla Sicilia, e il 4 marzo si festeggia proprio il loro utilizzo con camminate, pedalate, trekking ed escursioni a cavallo.
Tra gli eventi del 4 marzo una pedalata sulla ciclovia dell’Adriatico in Abruzzo, una gita su un treno a vapore da Milano ad Alessandria con visita alla sua cittadella, un trekking all’ombra delle Alpi Apuane ad Equi Terme in alta Toscana, una camminata sulla vecchia tratta Centola – Poderia in provincia di Salerno.
Non solo ferrovie: Co.Mo.Do organizzerà per il 2018 la 1° Giornata Nazionale del Turismo Equestre, per porre l’accento su un’altra forma di turismo legato più che mai alle tradizioni rurali, al paesaggio naturale e alle attività outdoor.
Foto di Valentina Storti
Il Mese della Mobilità Dolce vuole quindi rendere sempre più folta la schiera di camminatori, cicloamatori, escursionisti che scelgono le vie storiche, i cammini religiosi, i tratturi d’Appennino e gli argini dei fiumi padani, le ippovie, le strade bianche come occasione di svago e appagamento personale.
Un’occasione imperdibile per il viaggiatore curioso, che sia esso di lungo corso o “della domenica”, in cammino su quei sentieri diretti verso un’Italia nascosta, fatta di piccoli borghi e colline, coste e boschi ombrosi.
Una carta in più per evitare l’abbandono dei territori silenziosi che costituiscono l’ossatura delle province italiane, un modo per stimolare una mobilità leggera nel turismo, ma che possa al contempo diventare uno stile di vita da seguire nei momenti della quotidianità.
Il calendario con tutti gli eventi è disponibile cliccando su questo link.
In apertura: Treno a vapore in Garfagnana, foto di Simone Pacini.