Overview of a winding hiking trail through the mountains with placemarks - 3d illustration
Per il Club Alpino Italiano si apre una nuova stagione, con lo sguardo rivolto alle relazioni internazionali.
Lo scorso sabato 19 novembre, il Comitato centrale del CAI ha votato l’ingresso nell’Unione Internazionale delle associazioni di arrampicata e alpinismo (UIAA).
Fondata nel 1932, l’organizzazione ha una presenza globale in sei continenti in rappresentanza di 90 associazioni e federazioni di 67 paesi. Tra i fondatori c’è anche il Club alpino italiano.
Pier Giorgio Oliveti, delegato all’Unione Internazionale ha dichiarato:
“È arrivato il momento di potenziare le relazioni internazionali, con una serie di rapporti bilaterali con le principali organizzazioni alpinistiche e non solo. Oggi, l’attenzione dell’Unione è rivolta verso i temi ambientali, lo sviluppo della montagna, l’inclusione e la valorizzazione delle giovani generazioni”.
Durante l’assemblea generale dell’UIAA, che si è tenuta nella cittadina canadese di Banff, in Canada, lo scorso 2 novembre, il Cai era stato invitato come ospite per assistere ai lavori.
In quell’occasione, l’approvazione di una mozione speciale ha aperto al reingresso del Club Alpino Italiano come membro dell’Unione. In seguito è arrivato il voto favorevole del Comitato centrale. ora manca solo la ratifica ufficiale dell’UIAA.
Nel frattempo, venerdì 9, sabato 10 e domenica 11, a Cipro si svolgerà l’incontro delle commissioni UIAA: Mountaineering, Training e Youth quest’ultima appena nata.
Al meeting sono stati inviati dalla presidenza tre giovani soci under 30 del Club Alpino Italiano:
I giovani invitati parteciperanno ai lavori assembleari e avranno il compito di portare il punto di vista dell’Italia all’interno di queste tre importanti realtà.
La missione dell’UIAA è quella di sostenere i valori e gli interessi della comunità alpinistica mondiale e garantire l’assistenza ai membri, promuovendo la responsabilità ambientale e un alpinismo sicuro e consapevole.
Nello specifico, il suo obiettivo è quello di soffermarsi sui problemi critici ed emergenti della disciplina, mirando alla protezione e alla fruizione della montagna con un approccio responsabile.
Allo stesso tempo, l’UIAA ha come scopo quello di assumere la funzione di guida internazionale sui rischi connessi agli effetti dei cambiamenti climatici.
Il suo ruolo è anche quello di stabilire e mantenere standard elevati, per quanto riguarda l’arrampicata e l’alpinismo, in settori come la sicurezza, la formazione, lo sviluppo delle competenze alpinistiche, la sostenibilità e la ricerca sulla medicina di montagna.
Il presidente del CAI Antonio Montani ha commentato così questa iniziativa:
“Il reingresso del CAI nell’UIAA, rappresenta il primo passo di una strada che attraversa i confini italiani e punta verso un orizzonte di relazioni internazionali che guardano al presente e al futuro delle Terre alte”.
Montani ha poi aggiunto:
“Il CAI per guardare al futuro non potrà più considerarsi un presidio isolato, al contrario per poter raggiungere gli obiettivi prefissati, avrà bisogno di una fitta rete di collaborazioni e rapporti sia sul territorio italiano che in ambito europeo. Le difficili sfide che ci si pongono davanti sono quelle poste in essere dai cambiamenti climatici e interessano lo sviluppo sostenibile della montagna”.
_ Leggi le ultime notizie sul trekking, l’outdoor e il turismo attivo
Seguici sui nostri canali social! Instagram – Facebook – Telegram