Hanno dato l’allarme nella serata di sabato i tre alpinisti impegnati a salire la cresta dell’Innominata, a ben 4,700 metri di quota sul Monte Bianco.
Unadelle grandi vie più impegnative e difficili della montagna più alta d’Europa, resa ancora più complicata dal repentino peggioramento delle condizioni meteorologiche che ha messo in seria difficoltà il gruppo.
Impossibile per i mezzi del soccorso alpino intervenire, il meteo era proibitivo sia per le squadre di terra che per il volo notturno degli elicotteri: l’unica possibilità di sopravvivenza per i tre alpinisti era muoversi alla ricerca di un punto protetto.
Dal centro del soccorso alpino Valdostano un operatore è rimasto in contatto con il gruppo durante tutta la notte, guidandoli passo dopo passo fino al Bivacco Vallot a 4.362 metri, raggiunto intorno alle 4 di notte.
Un’operazione molto complicata, prima di arrivare alla struttura i tre sono dovuti salire fino alla vetta in condizioni molto difficili per poi scendere di quota.
Giunti al riparo hanno potuto recuperare le forze e capire le proprie condizioni fisiche, che fortunatamente si sono rivelate buone.
La mattina di domenica hanno deciso quindi di affrontare in autonomia la discesa dal versante francese del Monte Bianco.
Tutte le operazioni sono state seguite dalle squadre di soccorso francesi, pronte ad intervenire per eventuali problemi in fase di rientro.
Dopo alcune ore di cammino finalmente sono giunti a valle, salvi e in buone condizioni fisiche.