In un mondo in cui spostarsi è difficile, cresce il turismo outdoor e di prossimità

L’emergenza sanitaria non è ancora superata, in Italia la situazione è sotto controllo, nel resto del mondo invece gli ultimi giorni hanno segnato record di contagiati e vittime.

23 luglio 2020 - 16:37

Gli arrivi internazionali quasi annullati e le norme che impongono il distanziamento fisico hanno inferto un duro colpo alle destinazioni del turismo di massa.

Allo stesso tempo sta continuando a crescere il turismo lento e outdoor, un nuovo modo di viaggiare per scoprire la natura, la cultura e le tradizioni dei territori meno conosciuti d’Italia.

Le grandi città e le riviere più note stanno pagando il prezzo più alto della crisi del turismo, mete penalizzate dalla mancanza di arrivi dall’estero e dalla difficoltà di garantire distanziamenti.

L’E.N.I.T. – l’Agenzia Nazionale Italiana del Turismo – ha condotto alcune proiezioni sullandamento del turismo nel 2020, le perdite maggiori sono delle città d’arte e delle località costiere, che avranno una riduzione di presenze addirittura del 50%.

Migliore la tenuta dei territori ricchi di patrimoni culturali, paesaggistici e naturalistici, che riescono ad offrire esperienze di viaggio immersive, all’insegna della natura, del trekking e dei cammini.

Numeri incoraggianti arrivano infatti dalle Dolomiti, da sempre meta privilegiata per gli appassionati di trekking e alpinismo, ma anche dall’Abruzzo e dalle Marche, due regioni che negli ultimi anni hanno puntato molto sulla valorizzazione delle aree interne e dei borghi, e che quest’anno sono visitati da migliaia di appassionati di trekking e mountain bike.

La crescita del turismo lento e dei viaggi outdoor è un trend consolidato ormai da anni, ulteriormente spinto dalla crisi sanitaria di quest’anno, che può rappresentare anche un’occasione di rinascita economica per molti territori autentici fino ad oggi esclusi dalle grandi rotte turistiche.

Anche i personaggi dello spettacolo, dello sport e della cultura stanno scegliendo l’Italia per le loro vacanze estive e, in particolare, proprio territori e regioni meno note, come quelle appenniniche.

Su questi profili, seguiti da milioni di persone, si stanno moltiplicando le immagini e i racconti di questa Italia ricca di natura, cultura e tradizioni, senza dubbio un altro importante supporto alla loro valorizzazione di queste località

Questi cambiamenti negli stili e nelle abitudini di viaggio avrà un forte impatto nelle strategie turistiche locali e nazionali, l’Italia infatti ha un enorme patrimonio di natura e biodiversità ancora da valorizzare.

Territori incontaminati, puntellati da borghi storici, attraversati da itinerari e cammini, e custodi di tradizioni secolari possono diventare il fulcro di una rinnovata crescita turistica del paese.

 

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