Ritrovato corpo senza vita dell’escursionista dispersa in Valle d’Aosta

Le chiavi dell'auto perse in un dirupo a più di 2000 metri: il tentativo di recuperarle e la tragedia. Ritrovato il corpo dell'escursionista di Genova di cui non si avevano più notizie.

25 agosto 2021 - 13:09

Una escursione in solitaria finita in tragedia, un’altra vita perduta lungo i sentieri alpini.

Forse un’imprudenza o forse un malore sono all’origine dell’incidente mortale verificatosi ieri sulla Becca d’Aran, in Valtournenche, Valle d’Aosta.

Dopo una notte di ricerche è stato ritrovato il corpo senza vita di  Marta Lovotti, 47 anni, l’escursionista genovese che risultava dispersa da ieri.

Per tutta la serata di ieri le condizioni meteo avevano ostacolato la ricerca da parte dell’elicottero del Soccorso Alpino Valdostano e dei tecnici militari del Sagf e Vigili del Fuoco, che hanno percorso la montagna  fino alla cima, 2.950 metri, controllando i vari dirupi.

Stamattina, finalmente, i soccorritori che stavano perlustrando la zona della Becca d’Aran in Valtournenche, sono riusciti ad individuare il corpo della donna.

E proprio la caduta in in dirupo, a quanto si apprende, è stata la causa del decesso, a seguito dei gravi traumi riportati.

Le ricerche erano state iniziate a seguito della segnalazione della madre, che si era preoccupata non riuscendo più a contattarla.

La donna era in vacanza in Valle D’Aosta insieme alla madre con base ad Antey-Saint-André, uno dei principali paesi all’imbocco della Valtournenche.

Da qui, lasciando la madre ad Antey, la donna era partita per una escursione alla Becca d’Aran.

Dalle prime ricostruzioni l’evento fatale si è verificato nel tentativo, da parte della donna, di recuperare alcuni effetti personali che aveva perduto.

Risulta infatti che intorno alle 18,30 l’escursionista avesse chiamato al telefono la madre dicendo che aveva perduto le chiavi dell’auto e altri documenti, probabilmente caduti nel dirupo.

Molto probabilmente il tentativo di recuperare quanto perduto è stato fatale.

La donna sarebbe infatti precipitata per circa 300 metri lungo lo scosceso versante della montagna, in un punto non lontano dalla vetta, riportando i gravissimi traumi che le sono risultati fatali.

 

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