L’intelligenza artificiale per monitorare gli stambecchi nel Parco nazionale del Gran Paradiso

L'Università di Zurigo lancia un progetto sperimentale nel Parco Nazionale Gran Paradiso, utilizzando l'intelligenza artificiale per riconoscere e monitorare gli stambecchi, l'obiettivo è migliorare la tutela di questa specie animale

7 agosto 2023 - 10:03

Il Parco Nazionale Gran Paradiso diventa terreno di sperimentazione per un progetto rivoluzionario che vede l’intelligenza artificiale al centro del monitoraggio degli stambecchi.

L’obiettivo? Automatizzare il riconoscimento dei singoli esemplari, minimizzando il disturbo agli animali e potenziando le ricerche scientifiche.

Da anni, nel Parco, si conducono studi basati sul riconoscimento individuale degli animali selvatici, fondamentali per monitorare le dinamiche delle popolazioni.

Tradizionalmente, questo riconoscimento avveniva attraverso marcature fisiche, come targhe auricolari o collari, applicate dopo la cattura degli animali.

Tuttavia, le corna degli stambecchi, grazie alla loro variabilità, offrono un’opportunità unica per l’identificazione.

Ecco dove entra in gioco l’IA.

Grazie a una collaborazione con l’Università di Zurigo, il Parco sta sviluppando un sistema di foto-identificazione automatizzata.

Alice Brambilla e Laurens Bohlen, ricercatori dell’Università di Zurigo, illustrano il funzionamento:

“Abbiamo addestrato un sistema di deep learning con migliaia di fotografie degli stambecchi marcati. I primi risultati mostrano un’accuratezza di riconoscimento del 90%”.

Il futuro di questo progetto è ancor più entusiasmante.

Si sta lavorando per sviluppare un’applicazione mobile che permetterà ai ricercatori di riconoscere gli stambecchi in tempo reale durante le osservazioni sul campo.

Questo strumento potrebbe rivoluzionare il monitoraggio degli stambecchi, anche al di fuori delle aree protette, specialmente in zone dove le risorse finanziarie sono limitate.

L’impiego dell’intelligenza artificiale nel Parco Nazionale Gran Paradiso rappresenta un passo avanti significativo nella conservazione dello Stambecco delle Alpi, dimostrando come la tecnologia possa essere un alleato prezioso per la natura e la ricerca scientifica.

 

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