La Ciclovia del Sole: il tracciato che congiunge Verona a Bologna e proseguirà per Firenze

Un appuntamento cruciale per la mobilità sostenibile e il cicloturismo internazionale. L'inaugurazione del tratto bolognese della Ciclovia del Sole, che corre lungo l’ex ferrovia Bologna-Verona, completa il tracciato di 350 km che collega Verona con Bologna ed entra a far parte progetto Eurovelo7 per unire Capo Nord all’isola di Malta.

12 aprile 2021 - 15:29

È stato inaugurato il 13 aprile il tratto bolognese della Ciclovia del Sole, che collega Mirandola a Sala Bolognese ed è uno snodo essenziale della “Verona-Bologna-Firenze”, parte dell’Eurovelo 7 Capo Nord-Malta.

Sono durati ben due anni gli interventi sull’ex tracciato ferroviario della Bologna-Verona per rendere percorribili 46 chilometri di una infrastruttura centrale per sviluppare la mobilità dolce e il turismo sostenibile in l’Emilia Romagna e nel centro – nord Italia.

Questa parte di tracciato, percorsa in anteprima dal c.t. della Nazionale di Ciclismo Davide Cassani, era l’ultima vera interruzione della ciclabile che da Verona arriva a Bologna, per proseguire poi in direzione Firenze.

Il progetto è destinato a dar luce ad una delle vie ciclabili più importanti d’Europa, infatti questo percorso sarà collegato ad altri grandi tracciati ciclo-turistici europei ed italiani.

Un’inaugurazione particolarmente sentita, vista l’importanza strategica di questo tratto, che renderà la Ciclovia del Sole percorribile praticamente in tutta la sua lunghezza di quasi 350 chilometri.

I lavori sono stati progettati, coordinati e realizzati dalla Città metropolitana di Bologna, che ha recuperato il percorso dell’antica ferrovia, trasformandolo in passaggio adatto alle biciclette.

Lungo il percorso sono state create delle aree di sosta, complete di wi-fi, pannelli per la ricarica delle e-bike, kit di riparazione, rastrelliere e tavoli, strutture essenziali per rendere fruibile una direttrice per il turismo sostenibile e la mobilità attiva.

Un altro passo verso la ciclabile Capo Nord – Malta

Il progetto della ciclovia rientra nel più ampio progetto europeo della Eurovelo 7, un lungo percorso ciclabile che congiunge Capo Nord con Malta, collegando tra loro ciclovie nei diversi paesi d’Europa. Il tratto italiano del percorso seguirà proprio la Ciclovia del Sole, che sarà parte una rete di ciclabili italiane ed europee.

La mappa del tracciato della Ciclovia del Sole – Immagine R.F.I.

L’obiettivo è quello di creare una rete europea di mobilità attiva, per promuovere un turismo più dolce e sostenibile che metta in collegamento le diverse parti d’Europa, che superi i confini nazionali e permetta di viaggiare attraverso il continente sempre in sella della bicicletta.

Il progetto della Ciclovia del Sole è partito nel 2015 e ha coinvolto ben quattro regioni e cinque provincie che hanno lavorato insieme per un progetto di grande valore ambientale e turistico, ancora prima che l’attuale crisi sanitaria rendesse urgente la progettazione di un nuovo modello di mobilità.

L’inaugurazione: le parole dei protagonisti

Il taglio del nastro è avvenuto presso l’ex stazione Bolognina di Crevalcore, punto di sosta della ciclovia, un luogo che nel 2005 fu protagonista del tragico incidente ferroviario che provocò 17 vittime e 80 feriti.

Dopo quella tragedia sono stati raddoppiati i binari e potenziata l’intera tratta, liberando così la vecchia linea Bologna-Verona su cui ora corre la Ciclovia del Sole.

Ferrovie dello Stato ha inoltre riqualificato i tre edifici dell’ex stazione, ceduta in comodato d’uso al Comune, e ripristinato le aree verdi limitrofe.

Davide Cassani sul tracciato della Ciclovia del Sole – Foto Instagram Davide Cassani

All’inaugurazione del tratto Bolognese della ciclovia hanno presenziato Davide Cassani, c.t. della nazionale italiana ciclismo e presidente della APT Emilia Romagna (Ente regionale di promozione del turismo), che ha sottolineato come questo progetto sia essenziale per la ripresa turistica del territorio con l’obiettivo di intercettare quel numero sempre crescente di appassionati di outdoor e turismo sostenibile.

Inoltre la creazione di nuove ciclovie e Green Ways rientra nelle linee guida del Recovery Plan per accendere ai fondi del Next Generation EU.

Un’immagine della Ciclovia del Sole – Foto Città Metropolitana di Bologna

Transizione ecologica, mobilità attiva e turismo sostenibile sono pilastri del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza, come testimonia la presenza all’inaugurazione anche del Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Ernesto Giovannini.

In Italia sono diversi i progetti in fase di realizzazione o già ultimati per la creazione di tracciati ciclo-pedonali che collegano diversi territori della penisola: la Ciclovia dei Parchi che in Calabria unisce le due coste della regione, la Ciclovia dei due Mari che attraversa l’Italia dalle Marche alla costa Toscana fino alla Ciclovia della Costa dei Trabocchi che segue la costa adriatica.

L’obiettivo che il Governo, le Regioni e anche l’Unione Europea stanno portando avanti è quello di sviluppare una rete continentale di percorsi ciclabili che facciano da volano per la crescita e lo sviluppo di nuova mobilità e di forme di turismo più sostenibile. Processi che nei paesi del nord Europa sono già in fase avanzata, ma anche l’Italia negli ultimi anni sta accelerando.

Il Ministro Enrico Giovannini ha poi aggiunto, con un videomessaggio inviato per la cerimonia di inaugurazione “Il nostro Governo, rafforzando quello che il Governo precedente aveva già immaginato, intende inserire nel Piano nazionale di ripresa e resilienza un investimento senza precedenti proprio sulla nella mobilita dolce e sull’uso di nuovi strumenti di mobilità ciclistica”.

Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna, in chiusura della manifestazione ha dichiarato
“La Ciclovia del Sole, un progetto di cui la Regione è capofila e che collegherà Verona, Bologna e Firenze coi suoi 392 chilometri – di cui ben 154 si snodano in Emilia-Romagna – non solo si colloca tra le più importanti vie ciclabili europee ma propone una nuova idea di viaggio capace di coniugare la scoperta lenta e attenta dei territori a una maggiore sostenibilità ambientale.”
 

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