Le colline di Ancona tra castelli e natura

18 marzo 2020 - 10:34

Vagabondare tra le colline e gli antichi borghi della provincia anconetana, tra il mare e la campagna, non ci sazia mai.

La spinta che porta da un paese all’altro, tra campi verdi di grano e dorati di frumento, tra filari di antiche vigne e di profumata lavanda viola che si stagliano sulla terra chiara non si è mai affievolita in tanti anni.

Scoprire un particolare, le zolle scure della terra appena lavorata che si contrappongono alle argille candide delle colline, preziosamente decorate dalle pregiate coltivazioni di uva verdicchio, da cui si ricava uno dei più prestigiosi vini italiani, le torri di una rocca proveniente da un passato lontano che sovrastano gli alberi da frutto, un cornicione finemente lavorato in terracotta e un antico portale medioevale in legno, testimoni del passare del tempo…

I mercanti greci di Siracusa frequentarono per primi le coste di Ancona a partire dal IV secolo a.C, chiamando tutta la zona Komaros, dal nome del corbezzolo, o “ciliegio marino”, frutto tipico di questa zona, da cui successivamente prese il nome il Monte Conero.

Fondarono una cittadella il cui nome deriva da Ankon, “gomito”, perché qui la costa, anche visivamente, fa l’unica piega nella linearità di centinaia e centinaia di chilometri di litorale. I Piceni prima, i Romani poi, ampliarono la città: l’Arco di Traiano (100/105 a.C) fu eretto in onore dell’imperatore per la sua opera di sviluppo e ingrandimento della zona portuale.

Resta tuttora il monumento più importante della regione. Nel VI secolo fu eretta sulle rovine di un tempio greco la chiesa di S.Lorenzo, che, ingrandita e modificata diventerà l’attuale duomo di S.Ciriaco.

Nel XV secolo Ancona diventa un Libero Comune: la struttura urbana si ingrandisce e vengono edificati nuovi palazzi, ma è durante il Rinascimento che nascono le strutture più significative della città: piazza del Plebiscito e il palazzo del Governo.

Se la città offre all’appassionato di storia e cultura spunti straordinari, l’entroterra marchigiano è un autentico tesoro da scoprire. Le cittadine fortificate, erette sulla sommità dei colli per dominare la campagna circostante ed essere meglio difendibili, raccontano da sole dell’irrequietezza di questi territori, in passato contesi da tutti per la loro ricchezza territoriale.

Nel variegato ventaglio di meraviglie paesaggistiche spicca Offagna, caratteristico borgo medioevale dominato da una splendida rocca. Le origini del paese si possono far risalire al 950, quando Massa Afrania e il relativo castello passarono nelle mani di un tale conte Stefano.

Ogni anno, in luglio, tra i caratteristici vicoli della cittadina inerpicati sulla collina, ha luogo per un’intera settimana una delle più belle e caratteristiche rievocazioni medioevali in costume di tutt’Italia.

Nate dal desiderio di far rivivere l’antica tradizione della disfida in armi “lancia, balestra, arco e mazza ferrata” tra i quattro rioni del paese, le feste medioevali di Offagna culminano con la proclamazione del vincitore della contesa, che potrà issare per un anno il proprio vessillo sul mastio della Rocca.
COME ARRIVARE
In auto: autostrada A14, uscita Ancona Sud e seguire indicazioni per Portonovo, Sirolo, Riviera del Conero.
In treno: stazione ferroviaria e aeroporto ad Ancona, servizio regolare di collegamento con autobus in tutti i paesi della zona.

INDIRIZZI E NUMERI UTILI
Azienda di Promozione Turistica Ancona: tel. 071.34938 /33249
Azienda di Promozione Turistica Ancona ufficio Sirolo: tel.071.9330611
Pro Loco Offagna: tel. 071.7107578

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