La storia della bottiglia non può prescindere da quella della vite e del vino a cui, da sempre, si lega indissolubilmente.
Il lungo cammino, che dal vetro antico porta alla moderna bottiglia, si può ripercorrere nel Museo del Vetro che la Fondazione Banfi ha voluto e realizzato nello storico castello medioevale di Poggio alle Mura, oggi Castello Banfi.
Castello Banfi a Montalcino
A Montalcino nelle sale del museo si può ammirare una importante collezione di vetri antichi provenienti quasi integralmente dalle regione costiera del Mediterraneo orientale, primo campo di espansione della civiltà fenicia. La tecnica di realizzazione era quella su “nucleo friabile”, che richiedeva tempi lunghi e grande abilità.
La scoperta, nel corso del I secolo a.C., della tecnica della “soffiatura” con una canna del bolo vitreo incandescente, moltiplica le forme realizzabili e rende possibili nuovi effetti di trasparenza e sottigliezza pur riducendo notevolmente i tempi di produzione.
Il vetro, prima usato solo per oggetti di lusso, diventa di uso comune: inizia la grande produzione di bottiglie da olio, da medicinali, ma soprattutto, da vino, foggiate in pratiche forme che si andranno trasformando nei secoli.
La bottiglia in vetro scuro forte e pesante è nata in Inghilterra nel 1632. In seguito vennero apportate molte modifiche alla forma originale: il corpo della bottiglia si allungò, mentre il collo si accorciò per migliorarne la stabilità.
Nel museo si possono ammirare un numero sorprendente di bottiglie di forme e colori diversi, frutto della costante evoluzione cui è stato sottoposto questo pur semplice oggetto.
Il museo del vetro è stato dedicato a John F. Mariani pionere dell’importazione dei vini italiani negli Stati Uniti e fondatore dell’azienda Banfi, e trova nelle suggestive colline che caratterizzano l’area di Montalcino l’ispirazione ideale per raccontare il lungo e felice sodalizio tra vetro e vino.
John F. Mariani
Per informazioni: Pro Loco di Montalcino: tel. 0577.848242