“Natura in Cammino”: il Concorso Fotografico di FederTrek

18 marzo 2020 - 2:42

A Marzo 2016 torna “Natura in Cammino”, concorso fotografico non professionistico organizzato da FederTrek, con molte novità che saranno comunicate sul nostro portale.

Una manifestazione artistica che, oltre ad unire i tanti appassionati escursionisti amanti della fotografia, diventa occasione per trasmettere le emozioni e, talvolta, l’urgenza del camminare, inteso come percorso di conoscenza e crescita interiore. Esperienze individuali che, tuttavia, acquistano un significato ancora più profondo se condivise.

Chi partecipa lo fa per gioco ma anche rispondendo al desiderio di comunicare le proprie emozioni, riuscendo spesso ad accendere in chi non le ha vissute la curiosità, il motore di tutti i cambiamenti.

La scorsa edizione ha visto il coinvolgimento di 44 partecipanti, per un totale di 88 foto. Non sono state individuate categorie tematiche, cosicché ciascuno ha potuto liberamente esprimere il proprio talento. Le opere sono state votate da una Giuria Tecnica, composta da 5 esperti, e da una Giuria Popolare, costituita da tutti coloro che hanno espresso le proprie preferenze sulla pagina Facebook del Concorso.

La nostra testata TREKKING&Outdoor ha sponsorizzato l’edizione di quest’anno, qui di seguito raccontiamo le testimonianze e la passione dei primi tre classificati, tutti al femminile (GAETANA GENGHI, ANGELINA CHINE’, ALESSANDRA IMMORDINO),  ma naturalmente non ci fermiamo a questo: per voi tutte le foto dell’edizione scorsa…

 

Ciao, mi chiamo Gaia ed abito in provincia di Salerno. Sono sempre stata affascinata dal mondo della natura e dalle sue innumerevoli bellezze, anche se solo da poco ho cominciato a portare con me i ricordi attraverso la macchina fotografica. Partecipare alle escursioni in montagna mi ha permesso di avere un punto di vista nuovo o, meglio, antico sullo spazio e sul ruolo del camminare nelle città.

Tanti spostamenti che oggi si fanno in auto e richiedono tempo e stress, diventano brevi e perfino piacevoli se fatti a piedi. Le distanze, il caldo o la pioggia non dovrebbero essere degli impedimenti, ma semplicemente parte della vita quotidiana. Per me camminare immersa nel verde vuol dire amplificare questa sensazione di contatto con gli elementi e mi dona benessere, permettendomi di assaporare al meglio ogni dettaglio. Riuscire a scattare qualche foto è poi un’ottima maniera di fissare nel tempo le emozioni del momento, trasformandole in piacevoli ricordi. E’ proprio quello che è successo con questo maestoso faggio dorato, troppo grande per crescere in una città ma ideale per riempire il campo di ripresa del mio grandangolo.

 

 

 

 

>Ho trascorso la mia infanzia all’aperto. Abitavamo alla periferia di un paesino di mare, ai confini con la campagna dell’entroterra. Ricordo che per andare in spiaggia si percorreva uno stretto sentiero fra frutteti, orti e alte siepi di rovi, si scendeva nel letto di una fiumara, sempre asciutto d’estate, e questo ci conduceva fino al mare. Ricordo i colori, i profumi, l’odore di quella pianta puzzolente che tappezzava la discesa verso la fiumara. Quel sentiero è stato il mio primo amore, con la luce filtrata dai mandorli, dai fichi e dagli olivi e con tutte le creature che vi abitavano. L’ho percorso per anni, avanti e indietro, in ogni stagione, e quando d’inverno la fiumara si faceva vedere, sedevo sulla sponda e mi estasiavo. Non c’era tristezza che potesse resistere a quello spettacolo, non c’era altro da fare che lasciarsi invadere dalla pace e dal benessere. Con gli anni ho amato anche altri percorsi, sempre più in alto, ma tutti, sempre, con lo stesso dono di pace interiore e straordinaria bellezza.Non so se la foto riesca a trasmettere tutto questo, ma lungo il percorso da Forca Canapine, attraverso valli e crinali, verso Monte Utero, con le ciaspole sul manto di neve immacolato, ti fermi un attimo per riprender fiato, ti guardi intorno e con la fotocamera cerchi di catturare tutte le sensazioni che ti inebriano. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un luogo magico

 

 

 

Ormai è una sorta di dipendenza … le alzatacce della domenica mattina, punto di partenza di una bella giornata in montagna, sono un elemento a cui non riesco proprio a rinunciare … il mio amore per la trekking è iniziato così un po’ per caso con la voglia di provare nuove emozioni, e piano piano si è trasformato in una vera passione. Camminare immersa nella natura mi permette di avere una prospettiva diversa del mondo e di cogliere tanti particolari che riesco a “fermare” grazie all’altra mia grande passione, la fotografia. Il luogo che al momento “stuzzica” di più la mia fantasia sia come trekker sia come fotografo è il Gran Sasso, quella che mi piace definire la montagna con la M maiuscola!!!! Quella rappresentata nella foto è proprio una delle vallate del Gran Sasso, vista durante la traversata alta da Campo Imperatore a Prati di Tivo. La luce particolare di una uggiosa giornata di inizio autunno mi ha permesso di evidenziare i suoi mille colori: il grigio della roccia, il bianco delle nuvole, l’azzurro del cielo ed il verde delle sue immense vallate.

Immordino Alessandra_Infinito

 

 

 

 

 

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Valle d’Aosta: al via la stagione dello sci di fondo con novità e investimenti per migliorare le piste

Sane abitudini per un gioco online migliore

Partiti i lavori di recupero della Via dell’Amore alle Cinque Terre: riapertura entro Natale