Nuova frana sulla Marmolada: situazione in evoluzione
Intorno alle 17 e 30 del 16 agosto una nuova frana si è staccata dalla Marmolada, portando a valle circa 200 metri cubi di materiale roccioso. Per fortuna il materiale caduto verso valle non ha investito sentieri percorsi da escursionisti
Il distacco di roccia e detriti è avvenuto nel pomeriggio di martedì 16 agosto, intorno alle ore 17 e 30, vicino a Cima dell’Uomo nel gruppo della Marmolada sul versanterivolto verso la Val di Fassa.
La frana è scesa a valle da un’altezza di circa 3.000 metri, l’evento è stato visto da alcune persone che si trovavano a valle e che hanno immediatamente allertato il numero unico di emergenza 112.
Il Soccorso alpino e speleologico, con il Coordinatore dell’area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero per effettuare un sorvolo e verificare che non vi fossero vittime o feriti, mentre gli operatori della Stazione di centro Fassa si portavano in piazzola per dare supporto.
Grazie a un primo volo sull’area interessata, con a bordo il Tecnico di elisoccorso, è stato possibile escludere la presenza di persone coinvolte e constatare che il sentiero 609 sottostante non è stato interessato dalla frana. Un secondo elicottero ha poi imbarcato a bordo le autorità competenti e un operatore della Stazione Centro Fassa per effettuare dei rilievi.
I rilievi degli esperti
La Cima dell’Uomo è una montagna del gruppo della Marmolada, nelle Dolomiti di Fassa. Si trova nella provincia di Trento, vicino al confine con quella di Belluno. Queste vette furono teatro dei combattimenti della prima guerra mondiale, e sulla montagna si trovano tuttora resti di trincee e altre testimonianze di tale conflitto.
Era presente anche una via ferrata che risaliva il versante nord-ovest dalla Forcella dell’Uomo, che è stata però chiusa perché troppo pericolosa per la roccia friabile e la caduta di sassi. l
I primi riscontri del servizio geologico della Provincia che ha effettuato un sorvolo sulla zona interessata dalla frana, ha verificato che la frana non ha investito sentieri percorsi dagli escursionisti, pertanto si esclude il coinvolgimento di persone.
La zona è piuttosto impervia: difficile stimare le dimensioni del fenomeno che tuttavia sembrano più contenute rispetto alla prima impressione dato che il movimento ha generato una nuvola di polvere. La situazione non sembra problematica dal punto di vista geologico, ma potrebbero verificarsi nuovi crolli nei prossimi giorni.