Nuovi modelli di turismo ecosostenibile

19 marzo 2020 - 15:23

Outdoor, tradizioni e innovazione per servizi turistici sempre più eco-compatibili. Così ViviMed rilancia il turismo nell’entroterra mediterraneo

Le aree interne mediterranee offrono panorami e silenzi che d’estate non si riescono nemmeno ad immaginare. La notorietà del litorale non ha impedito ai turisti di scoprire un entroterra capace di rigenerare il corpo e lo spirito attraverso la genuinità e l’autenticità del mondo rurale.

Queste terre vicine al mare, fuori dai consistenti flussi turistici costieri, hanno un alto potenziale di competitività, crescita e sostegno ai piccoli borghi.

Il loro patrimonio culturale e ambientale può essere messo a profitto grazie agli escursionisti che visitano paesaggi unici, modellati dall’uomo e in perfetto equilibrio tra necessità di sopravvivenza e rispetto della natura.

Al centro il turismo di scoperta e dell’esperienzialità

Che le aree interne mediterranee siano ricche di biodiversità, storia e tradizioni che resistono ai secoli è cosa risaputa tanto quanto il fatto che questo patrimonio di bellezza non sia riuscito da solo ad essere antidoto per superare una marginalità geografica che, in molti luoghi, ha prodotto un lento spopolamento e impoverimento dei servizi locali.

Come restituire un nuovo protagonismo a questi luoghi e impedire il depauperamento dei bellissimi borghi, delle pievi e abazie, delle tradizioni culturali, di quel patrimonio di saper-fare fatto di una moltitudine di prodotti artigianali artistici e eno-gastronomici?

ViviMed – servizi innovativi per lo sviluppo della filiera del turismo nell’entroterra dell’area mediterranea, progetto del programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020 cofinanziato dal FESR, ha cercato di rispondere a questa domanda avviando una sperimentazione nell’area di cooperazione transfrontaliera con al centro il turismo di scoperta e dell’esperienzialità.

Il progetto è realizzato in partnership con ASPAL – Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, Sardegna ricerche, Regione Toscana, Agenzia Corsa per il turismo, Unifersità di Firenze, Lucense, France Nature Environnement Provence-Alpes- Cote d’Azur, Circolo Festambiente di Legambiente.

10 le aree pilota da loro selezionate (Barbagia, Montiferru, Ogliastra, per la Sardegna; Beigua, per la Liguria; Amiata grossetana, Garfagnana e Lunigiana, per la Toscana; Alto Var Verdon per la PACA; Balagne e Corsica Orientale per la Corsica), per circa 500 soggetti territoriali tra imprese turistiche, della filiera complementare, associazioni e enti locali coinvolti da esperti in attività di scouting, living lab, coaching, B2B e educational tour.

Obiettivo: favorire il confronto tra gli operatori, renderli consapevoli del potenziale inespresso e, tramite un processo di intelligenza collettiva, stimolare una nuova progettazione turistica fatta di servizi complementari capaci di accompagnare il futuro ospite in un viaggio di scoperta dei rispettivi comprensori e comunità.

Attenzione anche alla qualità della ricettiva con focus sulle innovazioni eco-compatibili per migliorare le prestazioni ambientali della gestione dei servizi e sulla riqualificazione dei borghi storici attraverso la formula dell’albergo diffuso.

E quando gli ingredienti sono tanti e di qualità la ricetta produce un ottimo risultato e nel caso di ViviMed i risultati sono tanti e diversi gli uni dagli altri, ma tutti con un unico comune denominatore: l’outdoor e la sostenibilità.

Che sia un trekking, un’escursione in Mountain bike, a cavallo o a dorso d’asino; che sia per gli sportivi o per semplici amanti dell’aria aperta, il contatto con la natura e i paesaggi di questi luoghi è stata la base su cui innestare le tante autenticità che ognuno dei 10 territori pilota ha saputo offrire.

Ecco che quindi il classico itinerario si è arricchito della tappa alla scoperta dell’unicità del borgo, del laboratorio d’artigianato artistico, della degustazione, del laboratorio gastronomico e del social-eating, della visita al piccolo museo che acquista un valore diverso e partecipato proprio perché parte di un percorso articolato e immersivo. Innovazione di percorsi esistenti o ideati ad hoc, ma comunque capaci di “soddisfare” tutta la famiglia.

Il progetto, in fase di completamento, prevede che i percorsi e servizi individuati entrino a far parte di un catalogo dei servizi transfrontalieri, mentre gli itinerari selezionati saranno promossi grazie alla collaborazione degli enti territoriali e di tour operator locali coinvolti nel percorso di rete.

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Valle d’Aosta: al via la stagione dello sci di fondo con novità e investimenti per migliorare le piste

Sane abitudini per un gioco online migliore

Partiti i lavori di recupero della Via dell’Amore alle Cinque Terre: riapertura entro Natale