Fallen skier holding by her leg
Dal 2022 sono cambiate le regole per chi pratica attività outdoor in inverno. Adesso chi frequenta le piste di sci e ha meno di 18 anni ha l’obbligo di usare il casco.
É stato introdotto il divieto di fare uso di alcolici con limiti analoghi a quelli previsti per gli automobilisti, con controlli fatti dalle autorità direttamente sulle piste.
Il testo di legge si chiama “norme sulla sicurezza delle discipline sportive invernali! e tra le misure più discusse c’è quella relativa all’obbligo di assicurazione.
L’art. 30 del Decreto impone infatti di assicurarsi per responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi sulle piste da sci. In particolare la norma dice espressamente che:
“Lo sciatore che utilizza le piste da sci alpino deve possedere una assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi”.
La polizza richiesta è quella che copre la c.d. responsabilità civile, ovvero i danni provocati a terzi nello svolgimento dell’attività di sciatore.
La copertura assicurativa per le attività sportive non professionali, tra cui lo sci, di solito è compresa nelle assicurazioni definite “responsabilità civile della vita privata” o “polizza capofamiglia“, che sono polizze che coprono tutti i componenti del nucleo familiare del sottoscrittore.
È bene però verificare l’effettiva presenza di questa copertura e controllare anche il massimale offerto per i danni provocati a terzi, oltre ad eventuali franchigie.
Facciamo ora chiarezza su come e a chi verrà applicato quest’obbligo, tra praticanti di sci alpino, trekking sulle ciaspole e sci di fondo.
L’obbligo di stipulare un contratto di assicurazione riguarda esclusivamente chi utilizza le piste da sci alpino.
L’art.30 fa infatti esplicitamente riferimento solo “allo sciatore che utilizza le piste da sci alpino”, stabilendo che “deve possedere un’assicurazione, che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi”.
L’obbligo di assicurarsi non riguarda quindi né chi pratica sci di fondo, né chi pratica attività outdoor con le racchette da neve, che non sono tenuti neppure ad utilizzare un casco protettivo.
Riguarda invece chi pratica sci alpino, snowboard o attività simili sulle piste da sci alpino.
Tenuto conto che il decreto vieta ai ciaspolatori di utilizzare le piste, chi ama le racchette da neve non è tenuto a stipulare un’assicurazione.
Il decreto impone ai gestori degli impianti di offrire, insieme allo skipass, una polizza assicurativa.
Sempre l’art. 30 stabilisce infatti che:
“È fatto obbligo in capo al gestore delle aree sciabili attrezzate, con esclusione di quelle riservate allo sci di fondo, di mettere a disposizione degli utenti, all’atto dell’acquisto del titolo di transito, una polizza assicurativa per la responsabilità civile per danni provocati alle persone o alle cose”.
Per farla breve, all’atto di acquisto dello skipass, il gestore sarà tenuto a offrirvi la possibilità di acquistare uno skipass con inclusa la polizza pari alla durata dello skipass, ad esempio giornaliera o stagionale.
Questo non significa che lo sciatore debba per forza acquistare lo skipass all inclusive.
Chi lo desidera potrà acquistare una polizza autonomamente, tra le tante esistenti sul mercato.
In questo caso acquisterà poi un normale skipass senza polizza.
Gran parte dei gestori di impianti da sci alpino si sono già organizzati per offrire agli appassionati lo skipass all inclusive.
Il costo medio della polizza, che si andrà ad aggiungere allo skipass, è di circa 2-3 euro per il giornaliero.
Esistono poi altre soluzioni, come la polizza multisport stagionale che si aggira sui 50 euro l’anno, vale una stagione e copre verso i danni in tutti gli sport invernali.
Il Presidente di Anef, l’associazione degli imprenditori del settore, parlando con la stampa ha suggerito anche un’altra soluzione: la famiglia potrebbe sottoscrivere una polizza generale di responsabilità civile del capofamiglia, che copre tutto l’anno.
In questo caso il costo non supererebbe gli 80 euro.
Come detto, oltre che acquistare lo skipass all inclusive, è possibile scegliere autonomamente una polizza tra quelle proposte dai principali assicuratori.
Le offerte sul mercato si sono già moltiplicate.
Occorre sempre leggere bene per ciascuna polizza le condizioni, se esiste una franchigia e l’ammontare del danno coperto dall’assicurazione.
Snowcare, l’assicurazione sci e snowboard più diffusa in Europa, offre ad esempio polizze giornaliere a partire da 2,5 euro e altri tipi di polizza che possono essere acquistate direttamente dall’utente.
Telepass offre una giornaliera a partire da 2,5 euro e una stagionale a partire da 25 euro.
Yolo offre una semplice interfaccia con le due proposte Yolo Silver e Yolo Gold, con la possibilità di farsi subito un’idea dei costi a seconda dei componenti della famiglia.
Anche Europassistance propone una schermata chiara dove capire al volo quanto bisognerà tirare fuori dalle tasche per la stagione sugli sci.
Per chi pensa invece di divertirsi sciando anche oltre confine, Helvetia ricorda che le sue assicurazioni sono valide non solo in Italia, ma anche in Svizzera, Lichtenstein e Norvegia.
Il decreto prevede una sanzione da 100 a 150 euro e il ritiro immediato dello skipass per chi, in caso di controllo sulle piste da parte delle forze dell’ordine, venga trovato senza assicurazione.