In apertura: una vista sulla collina torinese. Foto di Simone Graziano Panetto.
Il 19 marzo a Lima, capitale del Perù, durante il Congresso Mondiale Man and Biospheredell’Unesco è stata accolta la proposta di nomina della Collina del Po torinese come Riserva di Biosfera.
L’Unesco ritorna in Piemonte portandosi dietro una nuova buona notizia. Dopo il riconoscimento, nel 2014, dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato tra i Patrimoni Mondiali dell’umanità, si aggiunge un altro pezzo di Italia alla lista dell’agenzia delle Nazioni Unite che tutela i patrimoni naturalistici, storici e culturali nel mondo.
Questa volta il riconoscimento approda a Torino nell’ambito del programma MaB – Man and Biosphere, con l’assegnazione del titolo di “Riserva della biosfera” all’Area protetta del Po e della Collina Torinese. Questa qualifica viene assegnata dall’organizzazione internazionale a quelle aree in cui la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi è associata ad un utilizzo sostenibile delle risorse naturali del territorio che sia di beneficio per le comunità locali. In parole povere, le Riserve della biosfera comprendono tutte quelle aree che costituiscono un modello di come l’uomo dovrebbe convivere con la natura.
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La riserva – denominata Parco CollinaPo – si va ad aggiungere alle altre 10 già istituite in Italia, due delle quali in territorio piemontese (la Valle del fiume Ticino, al confine con la Lombardia, e il Monviso – Parco del Po Cuneese).
Il caso della CollinaPo è unico nel suo genere nel nostro Paese, in quanto si inserisce in gran parte (oltre 1.700 km2) nell’area metropolitana di Torino. La sua collocazione – così a ridosso di un’area urbana popolata da oltre un milione e mezzo di abitanti – si presenta come una vera e propria sfida per l’osservazione degli standard dell’Unesco: ogni dieci anni infatti, l’organizzazione richiede la compilazione di un report per verificare che le condizioni necessarie al mantenimento del titolo siano rimaste invariate nel tempo.
Vista su Torino dalla Collina. Foto di Juan Carlos De Martin
Il contesto intorno a cui sorge il capoluogo piemontese, è interessato da una ricca biodiversità che si inserisce in un paesaggio modellato da fiumi (Po e Dora Riparia su tutti) e incastrato tra colline boscose. Il parco comprende una rete di 85 comuni nel proprio progetto di sviluppo e mantenimento, guidati e coordinati dalla Regione Piemonte.
Oltre a stimolare la creazione di un’ambiente metropolitano il più possibile legato al suo contesto naturale, il titolo appena acquisito pone le basi per migliorare la qualità della vita torinese e spingere cittadini e visitatori a nuove forme di ecoturismo, senza doversi allontanare troppo dal capoluogo.
Il gruppo di lavoro che ha seguito il progetto, ha visto il contributo di partner quali Regione Piemonte, Città di Torino, gruppo Iren, Smat – Società Metropolitana Acque Torino S.p.A. e Gtt – Gruppo Torinese Trasporti.
Il bosco di Vaj, una delle aree inserite nel Parco CollinaPo. Foto di Andrea De Zan.