Parco delle Foreste Casentinesi: evviva i ranger della natura

18 marzo 2020 - 13:51

Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna avvolge il crinale tosco-romagnolo con un ininterrotto mantello di foreste.

Una così ampia area protetta rappresenta un vero serbatoio di biodiversità – dagli insetti fino a grandi mammiferi come il cervo ed il lupo – che va protetto e salvaguardato per le nuove generazioni. Anche per questo l’Ente Parco collabora in sinergia con tecnici, ricercatori e operatori altamente qualificati; un ruolo fondamentale lo hanno soprattutto i Carabinieri Forestali del reparto Parco, comando a cui compete la sorveglianza di legge nell’area protetta, ma non solo: ad esempio, i Carabinieri forestali hanno supportato le ricerche scientifiche in atto, anche contribuendo direttamente attraverso i propri database di rilevazione. Inoltre, ogni Carabiniere forestale che lavora nei parchi deve infatti arrivare a possedere specifiche conoscenze ambientali.

Come ogni anno, anche per il 2019 il Parco nazionale e i Carabinieri Forestali rinnovano il loro impegno reciproco. il Reparto Carabinieri Parco non si limita alla vigilanza delle aree protette. Il piano operativo indica tutta una serie di attività che vanno dal contrasto agli illeciti, al supporto logistico e amministrativo, all’impegno nelle iniziative di monitoraggio scientifico e di verifica dei parametri ambientali. Gli agenti hanno competenza anche sul controllo dello stato dei sentieri e della fruibilità in generale.

Pur se con sfumature diverse, per necessità di contesto, i piani operativi dei Carabinieri forestali nei parchi nazionali, definiscono la figura del “ranger italiano”. Ogni Carabiniere forestale che lavora nei parchi deve infatti arrivare a possedere specifiche conoscenze ambientali, che lo rendono custode, osservatore e interprete nello stesso tempo, delle dinamiche naturali e sociali propri dell’ area protetta.

Ph Francesco Lemma

Il Piano Operativo è anche il momento del bilancio annuale delle attività. Nel parco delle Foreste casentinesi i numeri attestano la capillare azione della sorveglianza: oltre 15.000 i controlli, in deciso aumento rispetto alle annate precedenti, grazie in particolare all’azione di rinforzo, che ha consentito di avere ben 13 giovani nuovi Carabinieri forestali negli ultimi 2 anni. Si tratta di un rafforzamento dovuto all’impegno dell’Arma nel garantire, dopo il passaggio al suo interno dell’ex CFS, la massima attenzione verso le principali realtà ambientali del nostro Paese.

I Carabinieri forestali del parco nazionale delle Foreste casentinesi per tutto il 2018 hanno proseguito nelle loro continua azione di presenza e sorveglianza. 216 sono gli illeciti accertati: si va dalle irregolarità generiche nel mancato rispetto dei nulla osta e dei regolamenti del Parco, ai tagli irregolari, alle attività venatorie e anti-bracconaggio. Capitolo importante è legato al contrasto dei comportamenti non consentiti nella raccolta dei prodotti del sottobosco, con particolare riferimento ai funghi, e alla cattiva pratica della loro ricerca nelle ore notturne.

Si ricordano anchei circa 2600 controlli specifici di monitoraggio faunistico

Ricordiamo infine ai nostri lettori che nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna sono allestiti nove brevi itinerari autoguidati, i Sentieri Natura, facilmente accessibili agli escursionisti che vogliono scoprire non solo le peculiarità naturalistiche dell’Appennino tosco-romagnolo, ma anche i prodotti della terra e il loro sapiente utilizzo da parte dell’uomo. Questa ampia rete di sentieri rappresenta anche il primo passo per far accrescere la sensibilità verso tematiche ambientali e per educare le nuove generazioni al rispetto della natura, affidato soprattutto ai Centri di Educazione Ambientale.

Comando Carabinieri per la Tutela Forestale: non solo vigilanza

Con decreto legislativo 177 del 2016 recante “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato”, è stato istituito il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari, dal quale dipendono reparti dedicati all’espletamento di compiti particolari e di elevata specializzazione in materia di tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, a sostegno o con il supporto dell’organizzazione territoriale (le specifiche funzioni sono state attribuite all’Arma dei Carabinieri dall’art. 7). Il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale riunisce sotto un unico comando tutti i reparti forestali con competenze presidiarie e prive di una particolare connotazione specialistica. Ulteriori approfondimenti alla pagina del sito dell’Arma dei Carabinieri

 

 

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