Super Green Pass: in arrivo le nuove restrizioni
Green Pass Obbligatorio: cambiano le regole dal 1 Settembre 2021 per treni, bus, scuole, università, aerei
Dal 1 Settembre 2021 cambiano ancora le regole sul GreenPass.
Si tratta di una ulteriore stretta prevista per accedere a locali al chiuso e mezzi di trasporto, i luoghi più a rischio di assembramento e di trasmissione della contagiosa variante Delta del coronavirus.
Vediamo allora nel dettaglio cosa cambia a partire dal 1 Settembre, settore per settore.
Green Pass a Scuola dal 1 Settembre 2021
Tutto il personale scolastico, dai bidelli, al personale amministrativo ai docenti, dovrà possedere il Green pass.
Chi non l’avrà sarà considerato assente ingiustificato e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, sarà sospeso senza retribuzione.
Il Green Pass non sarà richiesto agli studenti.
Restaobbligatorio l’uso della mascherina e il distanziamento.
Non si può accedere nei locali scolastici in caso di sintomatologia respiratoria o temperatura che supera i 37,5°
Green Pass all’Università dal 1 Settembre 2021
Valgono per il personale docente e non docente le regole previste per la scuola. Nel caso dell’Università però il Green Pass è richiesto anche agli studenti per poter accedere ai locali universitari.
Per il personale universitario e AFAM, l’assenza causata dalla mancanza di certificazione verde verrà considerata assenza ingiustificata.
Dal quinto giorno di assenza è prevista sospensionesenza retribuzione.
Green Pass sui treni dal 1 Settembre 2021
L’obbligo del Green pass riguarda solo alcuni treni.
Si potrà viaggiare solo con il Green Pass su Intercity, Intercity Notte e tutti i convogli dell’Alta Velocita (Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca).
La certificazione non è obbligatoria per i treni regionali.
Green Pass sugli aerei dal 1 Settembre 2021
Il Green pass, già obbligatorio per i voli in Europa diventa obbligatorio anche per i voli nazionali.
Green Pass sugli autobus e su trasporto urbano dal 1 Settembre 2021
Il Green PAss diventa obbligatorio solo sugli autobus che svolgono un servizio “in modo continuativo o periodico” su un percorso che collega più di due Regioni.
Nessun obbligo di green pass quindi sugli autobus del servizio locale, su metropolitane, autobus urbani e interurbani, tram, treni urbani e regionali, neanche quindi su treni regionali che collegano due regioni.
Green Pass sulle navi
Dal 1 settembre il Green Pass diventa obbligatorio per prendere navi e traghetti che effettuano trasporto interregionale.
Se il traghetto collega due luoghi della stessa Regione non sarà necessario.
Unica eccezione lo stretto di Messina: pur spostandosi tra Calabria e Sicilia e viceversa, non sarà richiesto.
Cos’è e come si ottiene il Green Pass
Il Green Pass è una certificazione digitale e stampabile, rilasciata dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità.
Si può ottenere in diversi modi:
- Attraverso l’App IO.
- Attraverso l’App Immuni.
- Attraverso il sito web dedicato utilizzato la tessera sanitaria o il codice SPID.
Questo certificato è rilasciato in tre casi specifici:
- La guarigione dal Covid avvenuta negli ultimi 6 mesi.
- La vaccinazione con almeno una dose da più di 15 giorni.
- Un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
Per chi non si può vaccinare è prevista una intesa con le farmacie per avere tamponi a basso costo.
Validità: quanto dura il Green Pass?
La validità del Green Pass italiano inizia il quindicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose. Dopo il completamento del ciclo vaccinale la certificazione ha una durata di 270 giorni, circa 9 mesi.
Nel caso del vaccino monodose di Johnson & Johnson, il certificato vale dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione e ha validità di 270 giorni.
Passaporto sanitario e vaccinale (EU Digital Covid Certificate): frontiere aperte, ma come?
Il Green Pass, passaporto sanitario o EU Digital Covid Certificate è entrato in vigore l’1 Luglio e consente di viaggiare liberamente nei paesi dell’Unione Europea.
L’avverbio “Liberamente” va però preso cum grano salis, perché in realtà i singoli paesi possono stabilire regole più o meno rigide per l’accesso.
In sostanza, il Green Pass è un documento riconosciuto in tutti i paesi dell’Unione Europea che certifica lo stato della vaccinazione – prima o seconda dose – oppure se si è guariti, o ancora se è stato effettuato un tampone come esito negativo.
Ogni paese riconosce questo documento ma stabilisce condizioni diverse per l’accesso al proprio territorio.
Green Pass: dove si può andare?
I termini indicati per il rilascio del Green Pass italiano devono essere applicati a qualunque cittadino europeo nelle stesse condizioni.
Questo non significa che valgano le stesse condizioni per tutti i paesi europei. Vediamo le condizioni di utilizzo del Green Pass nei maggiori paesi.
Francia
Occorre che il Green pass certifichi:
- Vaccinati: 2 settimane dopo la seconda dose del vaccino
- Vaccinati: 4 settimane dopo la dose singola del vaccino Johnson & Johnson
- Guariti: solo per chi è guarito da infezione si accettano 2 settimane dopo la prima dose di qualsiasi vaccino approvato.
- Non vaccinati: risultato negativo a un test Covid-19 con validità di 72 ore prima dell’arrivo.
Germania
Occorre che il Green pass certifichi:
- Vaccinati: 2 settimane dalla seconda dose o dalla dose singola per Johnson & Johnson.
- Guariti: va attestato il recupero da Covid-19 con test Pcr negativo effettuato almeno 28 giorni prima e non oltre 6 mesi.
- Non vaccinati: tampone negativo entro 72 ore prima dell’arrivo (o un test rapido dell’antigene preso entro 48 ore prima dell’arrivo).
Spagna
Occorre che il Green pass certifichi:
- Vaccinati: 2 settimane dalla seconda dose o dalla dose singola per Johnson & Johnson.
- Guariti: test negativo tra 11 e 180 giorni dal primo risultato positivo
- Non vaccinati: test Pcr che quelli antigenici effettuati 48 ore prima dell’ arrivo
- Vaccini accettati: oltre a Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca, Johnson & Johnson (Janssen), anche i vaccini cinesi di Sinovac e Sinopharm.
Grecia
Occorre che il Green pass certifichi:
- Vaccinati: 2 settimane dalla seconda dose o dalla dose singola per Johnson & Johnson.
- Guariti: certificato valido 9 mesi dal ventesimo giorno successivo al primo risultato positivo
- Non vaccinati: test negativo Pcr entro 72 ore prima dell’arrivo o antigenico, entro 48 ore dell’arrivo
- Vaccini accettati: Pfizer BioNtech, Moderna, AstraZeneca, Novavax, Johnson&Johnson, Sinovac, SputnikV, Cansino Biologics, Sinopharm
Tutti devono compilare il Modulo di Locator Passeggeri (Plf) entro le 23:59 del giorno prima dell’arrivo in Grecia, fornendo informazioni dettagliate sul loro punto di partenza, sulla durata dei soggiorni precedenti in altri paesi e sull’indirizzo del loro soggiorno in Grecia.
Portogallo
Occorre che il Green pass certifichi:
- Vaccinati: almeno 1 dose
- Guariti: test negativo PCR o antigenico
- Non vaccinati: test negativo PCR (72 ore) o antigenico (48 ore)
Austria
- Vaccinati: almeno 21 giorni e non oltre 90 giorni dopo la prima dose
- Guariti: test negativo PCR o antigenico
- Non vaccinati: test negativo PCR (72 ore) o antigenico (48 ore)
In Austria si entra solo con un Green Pass, in inglese o tedesco, che attesta almeno una vaccinazione.
Basta quindi la prima dose per i sieri che prevedono due iniezioni, ma devono essere passati almeno 21 giorni dalla somministrazione e non più di 90. Nel dettaglio, il vaccino deve essere stato inoculato in un intervallo di tempo che va dai 21 giorni ai 9 mesi precedenti l’ingresso nel Paese. (Le regole austriache)
Croazia
- Vaccinati: Tra 22 e 42 giorni dalla prima dose di vaccino Pfizer, Moderna o Gamaleya. Tra 22 e 84 giorni dalla prima dose di vaccino AstraZeneca.
- Vaccinati completi: 14 giorni dopo la seconda dose, o 14 giorni dopo la prima dose se il vaccino è somministrato in una singola dose (Johnson &Johnson)
- Non vaccinati: esito negativo al tampone per SARS CoV-2 effettuato nelle ultime 48 ore tramite il metodo PCR oppure tramite il metodo antigenico rapido
UK
Ai viaggiatori in ingresso nel Regno Unito vengono richiesti i quattro seguenti adempimenti:
- Presentare il risultato negativo di un test COVID-19 effettuato nei tre giorni precedenti il giorno della partenza e che soddisfi i parametri indicati dal Governo britannico.
- Compilare un FORMULARIO ONLINE (“travel locator form”) nei due giorni precedenti la partenza.
- Osservare un isolamento cautelare di 10 giorni. Il luogo dove sara effettuata la quarantena (indirizzo privato o COVID hotel) varia a seconda del Paese di provenienza. Maggiori informazioni qui.
È possibile ridurre la quarantena a 5 giorni utilizzando l’opzione test-to-release (se non si giunge/si è transitato in uno dei paesi oggetto di “travel ban”) effettuando un test a pagamento il 5° giorno di auto isolamento. - Effettuare due test COVID-19 in occasione del secondo e dell’ottavo giorno di auto-isolamento nel Paese. I due COVID test devono essere prenotati e pagati prima dell’ingresso nel Paese (£210) tramite il portale dedicato https://quarantinehotelbookings.ctmportal.co.uk.
Gli arrivi internazionali in Scozia, a prescindere dal paese di provenienza, sono soggetti a quarantena nei c.d. COVID-hotel per dieci giorni a proprie spese.
USA
Al momento le frontiere restano chiuse ai turisti europei.
Per tutti gli altri paesi, europei e non, si consiglia di cercare il paese di interesse su ViaggiareSicuri, costantemente aggiornato con le ultime novità.
Come funzionano i controlli
Una volta in possesso del certificato basterà mostrarlo ai controlli.
Così, ad esempio all’aeroporto, i funzionari addetti alla sicurezza faranno uno scan del QR code per verificarne l’autenticità.
Sarà valido anche in forma digitale, quindi il documento potrà comodamente essere salvato sullo smartphone, senza la necessità di stamparlo, ma chi vuole potrà utilizzare una copia cartacea.
Quali vaccini daranno il diritto al passaporto?
Al momento nel nostro paese danno diritto al passaporto i vaccini Pfizer-BionTech, Moderna, Astrazeneca e Johnson&Johnson, tutti approvati dall’EMA, l’Agenzia Europea per i Medicinali.
Tuttavia, come abbiamo visto, altri paesi possono accettare anche vaccini diversi.
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