Si è quasi conclusa in tragedia una vicenda che ha visto coinvolti quattro giovani escursionisti che erano partiti per una gita sul monte Cusna, sull’Appenino reggiano, lo scorso sabato.
I ragazzi, due 19enni e un 21enne provenienti da Valsamoggia, assieme a un quarto ragazzo di 19 anni residente a Marano sul Panaro nel Modenese, avevano deciso di raggiungere la vetta del monte.
Tuttavia, sono rimasti bloccati a 1900 metri in cima al comprensorio Febbio 2000 a causa del maltempo.
Ph.: da www.vigilfuoco.it
Gli escursionisti hanno trascorso la nottata di sabato in un vecchio rifugio.
Durante la mattinata di domenica, erano partiti per la discesa a valle quando una bufera di acqua mista a neve li ha colti di sorpresa.
Si è formato il cosiddetto “verglas”, una superficie ghiacciata e scivolosa impossibile da percorrere se non con l’attrezzatura adeguata.
I giovani, infatti, erano sprovvisti del materiale alpinistico adatto a un’escursione di questo tipo e uno di loro è stato addirittura trovato con addosso delle normali scarpe da passeggio.
Sono stati proprio i quattro ragazzi a lanciare l’allarme al 112 verso le 10 di domenica mattina.
I Vigili del Fuoco si sono immediatamente attivati assieme a due squadre del Saer (Soccorso Alpino Emilia Romagna), una di questi medicalizzata da Castelnovo né Monti.
Si è provato di tutto per tentare di velocizzare le pratiche di soccorso, anche cercando di attivare l’impianto di risalita (seggiovia), tuttavia, a causa del forte vento, non si è potuto fare nulla.
Qui sotto le immagini del soccorso dal sito del Corriere della Sera
Gli escursionisti sono stati quindi raggiunti a piedi direttamente sul posto e gli sono stati forniti sia coperte termiche che sacchi a pelo.
Anche un elicottero del 118 proveniente da Pavullo venuto in soccorso, però, è stato bloccato dal maltempo e non è potuto arrivare fino alla cima fermandosi soltanto in una piazzola poco distante da Febbio.
I giovani sono stati ritrovati in condizioni di parziale ipotermia: tre di loro presentavano una lieve ipotermia.
Uno solo, il 19enne modenese, era stato colpito da un’ipotermia medio-grave e non è potuto scendere con le proprie gambe fino a valle come i suoi compagni.
È stato quindi trasportato in barella fino all’ospedale Maggiore di Parma.
Le condizioni degli escursionisti non destano preoccupazioni particolari e sono in fase di deciso miglioramento dopo il trasporto in ospedale.
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