Lo smog e la cattiva qualità dell’aria preoccupano gli italiani più dell’allarme terrorismo e dei flussi migratori di cui tanto si parla in tv e sulla carta stampata. È quanto emerge dall’ultimo studio svolto dall’istituto di ricerca milanese Eumetra per il colosso dell’energia tedesco Vaillant.
La storica azienda tedesca, da anni leader europeo nelle soluzioni “green” e attente all’efficienza energetica, ha presentato l’analisi nel corso del 3° osservatorio sugli stili di vita sostenibile, organizzato il 28 aprile 2017 da Lifegate: il 79% degli italiani si dice spaventato dallo smog, mentre il 72% dai cambiamenti climatici.
Seguono al 63% la paura del terrorismo e al 51% quella dei flussi migratori causati dalle guerre in corso nel Medio Oriente.
Secondo i risultati della ricerca, per invertire la tendenza è necessario un utilizzo più intenso delle energie rinnovabili, come sostiene il 90% degli intervistati, a cui segue un potenziamento dei mezzi pubblici (89%). Nonostante ciò, solamente un terzo circa degli italiani (31%) sarebbe disposto a spendere qualche euro in più per utilizzare energie provenienti da fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda la situazione dei centri urbani, al primo posto, per l’81% degli intervistati, sarebbe importante incrementare la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti speciali in apposite isole ecologiche, mentre per il 78% sarebbe opportuno sostituire le attuali fonti luminose pubbliche con sistemi a led a risparmio energetico. Terzo posto per la riqualificazione degli edifici con criteri che limitino la dispersione di calore e utilizzino energie rinnovabili (62%).
Un ultimo dato riguarda la distribuzione geografica delle “buone intenzioni”: le visioni “green” sono più numerose in Centro Italia (63%), seguite dal Sud (62%), mentre poco dietro rimane il nord con il 58% degli intervistati.
In apertura: Milano, foto di Cristian.