Ritrovato il corpo di Daniele Foghin, l’escursionista disperso sul Corno d’Aquilio in Lessinia
Daniele Foghin, il 40enne disperso dalla giornata di mercoledì, mentre si trovava lungo un sentiero sul Corno d’Aquilio, nelle montagne venete della Lessinia, è statoritrovato senza vita dalle squadre di soccorso.
La tregua delle avverse condizioni meteo ha permesso agli elicotteri della Guardia di Finanza di decollare e di avvicinarsi alle montagna e alle pareti per una più accurata perlustrazione dell’area.
Alle 16:15, il corpo di Foghin è stato individuato grazie all’attenta ricognizione dell’elicottero della Sezione aerea di Bolzano, che ha trasportato a bordo sia personale del Soccorso Alpino che propri soccorritori.
Gli operatori dei soccorsi hanno accertato che l’escursionista è deceduto dopo essere precipitato per circa ottanta metri sotto le creste affacciate sulla Val d’Adige.
Ancora non è chiaro se la caduta sia avvenuta nel tentativo di raggiungere il sentiero 234 o a seguito di uno scivolamento fortuito, ma il ritrovamento del suo cellulare e dello zaino vicino al corpo suggerisce un incidente lungo il cammino.
Una volta ottenuto il nulla osta dalle autorità competenti, i soccorritori del Sagf e del Soccorso alpino hanno lavorato per recuperare la salma, che è stata poi trasportata al campo sportivo di Fosse, in provincia di Verona.
L’uomo era partito intorno alle ore 5:30 di mercoledì 1 novembre per percorrere un itinerario ad anello e non era più rientrato dall’escursione.
L’ultimo contatto di Daniele con la moglie era avvenuto intorno alle 8:20, quando aveva inviato una foto dalla vetta del Corno d’Aquilio. Da quel momento si erano interrotte le comunicazioni, nonostante il telefono risultasse raggiungibile.
L’allarme è scattato quando la sua auto è stata trovata parcheggiata nella località di Tommasi, punto di partenza per l’itinerario.
Le operazioni di ricerca hanno visto coinvolte squadre del soccorso alpino provenienti da Verona, Padova e Recoaro insieme alle unità cinofile, al Soccorso Alpino Trentino, alla Guardia di Finanza, alla Polizia di Trento, ai Vigili del fuoco con cani molecolari e droni, e ai Carabinieri.