Salvo lo speleologo americano intrappolato in una delle grotte più profonde della Turchia
Uno speleologo americano intrappolato nella terza grotta più profonda della Turchia per più di una settimana è stato portato in salvo. Sul posto sono intervenuti soccorritori da tutto il mondo, compresa una squadra del Soccorso alpino e speleologico italiano
Lo speleologo americano aveva iniziato a manifestare i forti sintomi di una gastroenterite sabato 2 settembre, proprio mentre si trovava in una grotta in Turchia a quasi1000 metri di profondità.
Più di 150 persone sono state coinvolte nelle operazioni di salvataggio dello speleologo Mark Dickey bloccato nella grotta Morca, una delle più profonde della Turchia.
Le autorità locali hanno dichiarato alla Bbc che si è trattato di uno dei salvataggi sotterranei più imponenti e complicati mai organizzati.
Il punto più basso della Grotta Morca, in una zona remota del sud del paese, raggiunge la profondità di quasi 1,3 km.
Dickey è stato portato fuori dalla grotta alle 00:37 ora locale (23:37 ora italiana), l’annunciato è stato fatto dalla Federazione speleologica turca sui propri canali social.
Mark Dickey ha dichiarato alla stampa che in diversi momenti ha dubitato di riuscire a salvarsi, infatti le sue condizioni fisiche sono rapidamente peggiorate.
“Continuavo a vomitare sangue. Poi ho iniziato a sentirmi sempre più debole fino a faticare a mantenermi cosciente. In quel momento ho pensato che non ce l’avrei fatta”.
I primi sintomi e il rapido peggioramento delle condizioni
Mark Dickey stava guidando una squadra di speleologi per mappare un nuovo passaggio nella grotta quando ha iniziato a soffrire di emorragia gastrointestinale.
Il principale problema di questa operazioni di soccorso era che solo gli speleologi più esperti erano in grado di raggiungere l’uomo per prestare soccorso.
A partire da domenica 3 settembre, i medici hanno iniziato a somministrare liquidi in endovena e a fare trasfusioni di sangue a Dickey.
Una squadra composta da un medico e tre o quattro altri soccorritori si è alternata al suo fianco, per assisterlo e tenerlo vigile in un ambiente ostile, con una temperatura stabile tra i 3 e 4°C.
Dopo che Dickey è stato stabilizzato dal punto di vista sanitario, i soccorritori hanno iniziato le operazioni di estrazione, assicurandolo ad una barella.
Per evacuare Dickey, gli operatori hanno dovuto allargare alcuni passaggi stretti della grotta utilizzando micro cariche di esplosivo, installare corde per issarlo su pozzi verticali e allestire campi base per riposare lungo il percorso.
Un video di Dickey estratto dalla grotta lo mostra legato a una barella, mentre i soccorritori lo fanno uscire lentamente dalla cavità della grotta.
“Questa è una grotta piuttosto difficile perché ci sono alcuni passaggi stretti e i pozzi sono piuttosto fangosi, quindi non è la grotta più facile da attraversare”, ha detto un soccorritore all’Associated Press.
In un post su Facebook dal suo letto d’ospedale, Dickey ha ringraziato le persone per “il grande sostegno”.
“È stata un’esperienza spaventosa e la più vicina alla morte che io abbia mai vissuto”, ha detto Dickey.
Dickey, originario del New Jersey, è uno speleologo con oltre 20 anni di esperienza.
È stato istruttore presso la National Cave Rescue Commission degli Stati Uniti per 10 anni, tenendo corsi proprio sulle operazioni di salvataggio in grotta.