47 chilometri di impegnativi saliscendi tra i terrazzamenti che danno il nome alla corsa, 2.600 metri di dislivello positivo e un percorso che tocca tutti e cinque i comuni del Parco patrimonio dell’Unesco. Sono queste le caratteristiche della Sciacchetrail 2016, che prenderà il via domenica 20 marzo da Monterosso al Mare.
La mappa della Sciacchetrail 2016
La corsa, giunta alla sua seconda edizione, porta nel proprio nome la filosofia che gli organizzatori – l’ASD delle Cinque Terre – hanno voluto seguire. Una gara che unisca due elementi molto caratteristici di questo stretto lembo di terra ligure: il prezioso vino Sciacchetrà, un passito dolce e liquoroso dal profumo fruttato e aromatico che viene prodotto proprio sugli arditi vitigni sparsi lungo il percorso; e il trail running, la corsa nella natura, disciplina che più di ogni altra ha la capacità di mostrare agli sportivi le peculiarità del territorio attraversato.
Correre sui sentieri delle Cinque Terre
Il nome non tragga in inganno, lo Sciacchetrail è tutt’altro che una passeggiata. Il suo percorso, che tocca tutti e cinque i comuni del Parco – Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore – attraversa un territorio dalla ardita conformazione orografica, un luogo dove il mezzo più rapido per spostarsi di paese in paese è il treno e non l’automobile. Il turismo di massa ha portato un vero e proprio sconvolgimento dell’economia locale, prima basata principalmente su un sistema agricolo di modeste dimensioni.
E anche la corsa stessa vorrà seguire l’esempio portato dal prezioso prodotto da tavola: un numero esiguo di partecipanti (massimo 200), proprio come moderate sono le quantità di sciacchetrà prodotte ogni anno dai vitigni delle Cinque Terre. Un modo alternativo di apprezzare le bellezze dei cinque comuni allontanandosi dalle classiche vedute “da cartolina” per avvicinare tutti e cinque i sensi al territorio.
new.sciacchetrail.com
Tutte le fotografie sono state gentilmente concesse dal sito di Sciacchetrail