Sicilia, la siccità fa sparire il lago di Pergusa: si può ancora salvare?

Un prezioso scrigno di biodiversità si sta spegnendo: il lago di Pergusa, vicino Enna, si sta prosciugando a causa della siccità ma anche perché, secondo la denuncia di Legambiente, chi doveva averne cura non lo ha fatto

28 giugno 2024 - 11:10

Lago di Pergusa in pericolo: la denuncia di Legambiente

La siccità che affligge la Sicilia sta facendo un’altra vittima nella natura dell’isola.

Il lago di Pergusa, un gioiello blu vicino Enna, è ormai quasi prosciugato.

La denuncia arriva da Legambiente.

“In queste ore, dopo mesi di agonia e dopo una incredibile settimana di irrespirabili miasmi, il Lago di Pergusa è quasi completamente scomparso, al suo posto rimane una chiazza nerastra di fango umido che si sta essiccando al caldissimo sole di questa estate appena iniziata.

La sua scomparsa, di certo imputabile alla gravissima crisi climatica, è stata però velocizzata dalla totale disattenzione e dall’inerzia degli Enti che avrebbero dovuto intervenire a vario titolo.

Su tutti un grande, colpevolissimo assente, il Governo Schifani.

Infatti il lago è proprietà della Regione Siciliana, e la Riserva Naturale del Lago di Pergusa, che è gestita da quella che un tempo era la Provincia Regionale di Enna, è un pezzo dell’Amministrazione regionale affidato, troppo spesso senza fondi, al suddetto ente locale”.

Lago di Pergusa: un ecosistema prezioso e fragile

Legambiente ha sottolineato l’importanza del lago.

Si tratta di una delle più importanti stazioni di sosta per centinaia di specie di volatili durante il loro viaggio dall’Africa all’Europa.

Un vero scrigno di biodiversità.

“Avevamo predetto” – ha dichiarato Giuseppe Maria Amato, referente gestione risorse idriche di Legambiente Sicilia – ” che entro luglio il lago Pergusa sarebbe scomparso e la scomparsa è giunta prima, con il solstizio d’estate.

Gli interventi di pulizia sono stati eseguiti solo in parte e in modo poco coordinato tra gli enti, tanto che sul fondo dei canali si osservano ancora accumuli di materiale solido che interrompono la discesa dei liquidi verso il lago”.

Si può ancora fare qualcosa?

Il presidente di Legambiente Sicilia, Tommaso Castronovo, è ottimista.

“Legambiente non intende gettare la spugna.

Chiediamo con forza che il tavolo venga riconvocato con la massima urgenza e con il fine di mettere in atto una attenta progettualità che veda il prezioso biotopo tra i primi luoghi d’Europa da sottoporre ad una opera di ricostituzione ambientale, come previsto dalla appena approvata Restoration Law”.

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