31 “Spighe Verdi”: i comuni più verdi d’Italia
Marche, Toscana e Campania, ma anche Veneto e Puglia: sono 31 i paesi premiati con le “Bandiere Blu” della terra nella terza edizione del premio Spighe Verdi.
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Il logo delle Spighe Verdi[/caption]
Anche nel 2018 la Foundation for Environmental Education ha consegnato le sue prestigiose “Spighe Verdi” ai comuni più green-friendly d’Italia. 31 le località premiate per aver dimostrato una particolare attenzione al proprio patrimonio rurale, al miglioramento delle pratiche ambientali e agli investimenti sul turismo sostenibile.
Sono ben 16 gli ambiti di interesse comune che la FEE valuta durante la fase di valutazione per assegnare i prestigiosi riconoscimenti, seguendo le procedure codificate dall’UNI-EN ISO, l’ente internazionale che stabilisce le regolamentazioni in materia di qualità, ambiente e sicurezza.
Tra gli ambiti considerati per attribuire le spighe verdi, la qualità di acqua e aria, l’assetto urbanistico, la gestione dei rifiuti, l’efficientamento energetico e le misure che denotano attenzione alla sostenibilità, all’agricoltura come elemento di difesa del paesaggio e alla biodiversità.
Ostuni, foto di Eduard Marmet
31 i comuni virtuosi, suddivisi in 12 regioni, con Marche, Toscana e Campania a fare da capofila. Sei i comuni marchigiani: Esanatoglia, Matelica e Montecassiano in provincia di Macerata e le località costiere di Mondolfo, Numana e Grottammare. Cinque i comuni toscani, con i borghi collinari di Castellina in Chianti, Castagneto Carducci e Massa Marittima, Bibbona in riva al Tirreno e Fiesole, balcone su Firenze. A pari merito la Campania con quattro località in provincia di Salerno (Positano, Agropoli, Ascea e Pisciotta) e Massa Lubrense in provincia di Napoli.
Ragusa. Foto di Andrea Schaffer
Nelle altre regioni d’Italia, l’Abruzzo è rappresentato da Tortoreto e Giulianova, il Lazio da Canale Monterano e Gaeta, la Liguria da Lavagna e il Piemonte da Alba. Castellaneta, Carovigno e Ostuni le spighe della Puglia, Montefalco la rappresentante dell’Umbria mentre tre i nomi veneti: Caorle, Montagnana e Calalzo di Cadore, ai piedi delle Dolomiti Bellunesi. Chiudono al sud Trebisacce in Calabria e Ragusa in Sicilia.
Buon successo anche per “chi rimane” dagli anni precedenti: solo al comune di Menfi, in Sicilia, è stata tolta la spiga verde per una valutazione insufficiente rispetto agli stringenti canoni imposti dalla FEE, a dimostrazione che anche i piccoli comuni sono sempre più attenti ad un’evoluzione del proprio tessuto urbano, sociale e turistico che consideri massicciamente criteri di sostenibilità ambientale.
Testo di Marco Carlone. Foto di Heipei.