Tragedia sulle alpi cuneesi: tre morti in due incidenti
Tre morti in due incidenti avvenuti il 17 e 18 giugno sulle alpi cuneesi. Le vittime sono un escursionista italiano precipitato dalla Testa di Bresses, in Alta Valle Gesso, e due alpinisti francesi trovati senza vita lungo la Cresta Berhault. Il Soccorso alpino piemontese ha ricordato la necessità di una frequentazione consapevole della montagna
Due alpinisti francesi e un escursionista italiano hanno perso la vita in due diversi incidenti nelle alpi cuneesi.
Il primo incidente ha coinvolto un escursionista chesi trovava in Alta Valle Gesso, nei pressi della Testa di Bresses.
L’uomo è precipitato dalla montagna probabilmente a causa di una scivolata.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 19 di sabato 17 giugno dai familiari che non hanno visto l’uomo fare rientro a casa.
Le prime squadre di soccorso hanno iniziato le ricerche durante la notte tra sabato 17 e domenica 18, ma senza successo.
All’alba è stato costituito un centro di coordinamento presso le Terme di Valdieri, località di partenze dell’escursionista, dove sono giunti i tecnici del Soccorso Alpino Piemontese, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri.
Le squadre di ricerca sono state supportate dall’eliambulanza del Servizio regionale di elisoccorso del 118, che ha trasportato le squadre in quota per percorrere i versanti in discesa.
Successivamente, è giunto in loco anche l’elicottero della Guardia di Finanza con un dispositivo in grado di individuare il segnale dei telefoni cellulari.
Grazie a questa risorsa, il corpo dell’escursionista è stato individuato in un canalone nella parte meridionale della Testa di Bresses.
L’equipe di elisoccorso ha constatato il decesso e ha recuperato la salma, che è stata consegnata alle autorità per le operazioni di polizia giudiziaria.
Il secondo incidente, che è costato la vita a due alpinisti di nazionalità francese, è accaduto lungo la cresta Berhault, nell’alta Valle Po.
L’allarme per il mancato rientro dei due uomini, è stato trasmesso alle autorità italiane dai soccorritori francesi del Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne, che erano stati avvertiti dai familiari dei due alpinisti, preoccupati per il loro mancato ritorno dalla scalata.
I due alpinisti erano partiti presumibilmente sabato 17 giugno con l’intenzione di percorrere la cresta che dal Colle delle Traversette conduce in vetta al Monviso.
A causa delle avverse condizioni meteorologiche le ricerche sono iniziate solo intorno alle 19.30 di domenica 18 giugno, quando un miglioramento del meteo ha permesso al Servizio Regionale di Elisoccorso del 118 di decollare per il trasporto in quota delle squadre del Soccorso alpino piemontese.
I due alpinisti sono stati individuati in un canalone alla base della cresta, nel tratto tra il Passo del Colonnello e la Punta Gastaldi.
L’equipe sanitaria ha raggiunto i corpi e non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
Le salme sono state recuperate dall’elicottero e trasportate all’eliporto, dove sono state prese in consegna dai Carabinieri per le operazioni di Polizia Giudiziaria.
Il Soccorso alpino del Piemonte, alla luce di questi incidenti in montagna avvenuti nel corso di un solo fine settimana, ha sottolineato l’importanza di avventurarsi in montagna solo con la giusta attrezzatura e preparazione.
Inoltre, sottolinea il soccorso alpino, è essenziale verificare sempre le condizioni meteo, prima e durante le escursioni, seguire le norme di sicurezza.
Il Soccorso Alpino e le altre autorità competenti svolgono un ruolo essenziale nel garantire la sicurezza degli appassionati di trekking e outdoor, ma la responsabilità personale rimane cruciale per evitare tragedie simili.
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