Trentino: trovata la salma di uno degli escursionisti inglesi dispersi

8 gennaio 2025 - 11:50

Le squadre di terra del Soccorso alpino, che sono state trasportare con l’elicottero nei pressi del passo di Conca, a una quota di circa 2.600 m, hanno individuato ilcopro senza vita di uno dei due escursionisti dispersi da inizio anno.

La squadra è giunta sul posto per effettuare ricerche via terra, dopo aver rilevato una traccia proveniente dal telefono di uno dei due alpinisti. Le ricerche sono state fatte attraverso dei sondaggi nella neve, attraverso i quali è stato trovato sotto la neve la salma di uno dei due dispersi.

Intanto le ricerche via terra continuano per individuare il secondo disperso, sul posto sono giunte anche le unità cinofile del soccorso alpino, specializzate nella ricerca in valanga.

I due escursionisti inglesi sono Aziz Ziriat, 36 anni, e Samuel Harris, 35 anni, dispersi dal 1° gennaio nel gruppo dell’Adamello, l’allarme è stato lanciato dai familiari quando i due londinesi, non si sono imbarcati sul volo di ritorno previsto per il 6 gennaio.

L’ultimo contatto con gli amici è avvenuto a Capodanno, quando hanno inviato alcune foto dal rifugio Casina Dosson, nei pressi di Tione di Trento, vicino a Riva del Garda.

Le operazioni di ricerca sono apparse subito complicate a causa delle recenti nevicate che rendevano difficile l’accesso alle zone più impervie sia via terra che dall’alto. L’utilizzo di elicotteri era  limitato dalle condizioni meteo.

Il racconto di chi li conosce: esperti e preparati

Rebecca Dimmock, fidanzata di Aziz Ziriat, ha raccontato al quotidiano britannico The Guardian che i due erano escursionisti erano esperti e ben equipaggiati: “Volevano un Capodanno diverso, a contatto con la natura, dormendo nei rifugi e godendosi la montagna. Avevano tutto il necessario per affrontare un’escursione di più giorni.”

Rebecca aveva detto alla stampa inglese che l’ultimo contatto con Aziz era avvenuto la mattina del 1° gennaio: “Mi ha inviato alcune foto dei panorami e un selfie. Mi ha detto che la batteria del telefono stava per esaurirsi, ma che mi avrebbe scritto appena possibile.”

Da quel momento, nessun altro segnale.

La mobilitazione internazionale

Oltre ai soccorritori italiani – tra cui il Soccorso Alpino e Speleologico, la Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco – si sono attivate anche le autorità britanniche.

La Metropolitan Police di Londra, in collaborazione con l’NCA e Interpol, sta fornendo supporto logistico e coordinamento con le autorità locali.

Un gruppo di amici dei due escursionisti è partito da Londra per unirsi alle operazioni di ricerca in Trentino, offrendo supporto morale e pratico ai soccorritori sul campo.

Le difficoltà delle operazioni di ricerca

Le nevicate abbondanti degli ultimi giorni hanno reso i sentieri di montagna difficilmente percorribili e pericolosi per le squadre di soccorso.

Anche l’uso dei droni, che avrebbe potuto offrire una panoramica aerea dettagliata delle zone più remote, era limitato dalla scarsa visibilità e dai forti venti in quota.