Gli abitanti delle città sono sempre più attratti dalla campagna. È questa la conclusione che si può trarre guardando i progressi osservati nel settore del turismo verde: le aree rurali, oltre a caratterizzare l’ambiente e il paesaggio, nell’ultimo decennio sono state contrassegnate da un profondo mutamento degli stili di vita e di consumo, spinte da un uso sostenibile e integrato delle risorse locali.
Il turismo rurale, l’agriturismo, il commercio, l’artigianato e la produzione agroalimentare tradizionale di qualità sono attività che hanno consentito di rafforzare il sentimento di appartenenza al territorio e il recupero di risorse che altrimenti rischiavano di scomparire. A formare lo spazio rurale, quindi, concorrono anche le attività economiche che consentono la sopravvivenza di una vera identità locale e la riscoperta e valorizzazione delle risorse culturali e paesaggistiche.
Il turismo rurale ha le sue risorse nei prodotti agroalimentari genuini, nelle tradizioni legate all’artigianato, alle feste, alle aree protette dove praticare attività outdoor, ai patrimoni culturali e artistici presenti nei borghi immersi nel verde della campagna. Il turista che sposa la filosofia del turismo verde accetta, anzi, condivide lo stile di vita locale e desidera apprendere usi, costumi e lingua del luogo.
Gli sport all’aria aperta, il benessere e i prodotti genuini sono la giusta risposta ai turisti che sono alla ricerca di una vacanza esperienziale ricca di motivazioni. Natura e cultura, paesaggio, l’elevata qualità della tavola e le attività outdoor – a partire dal trekking, mountain bike, birdwatching e ippoturismo – rimangono tra le prime motivazioni di viaggio. Non solo: il turismo verde, oltre al benessere dei turisti genera benefici sociali, culturali e ambientali per la comunità che li ospita!
Il turismo rurale è un settore economico e sociale in piena espansione che giustifica il crescente interesse delle strutture ricettive e ristoratrici e degli operatori turistici che operano nell’ambito rurale di qualità! L’offerta del turismo rurale e delle sue componenti principali, insieme alla crescente passione dei viaggiatori per l’agriturismo e l’outdoor, ha comportato il nascere di eventi, manifestazioni e fiere che sappiano soddisfare le persone alla ricerca di luoghi e strutture dove manifestare la loro passione per l’ambiente, la natura, l’enogastronomia e per la vita all’aria aperta in genere.
Una delle fiere più accreditate è il Salone del Turismo Rurale a Città di Castello, qui dal 9 all’11 settembre le strutture ricettive e gli operatori avranno un’opportunità in più di visibilità e di incontro con Tour Operator specializzati, associazioni sportive e di territorio, stampa di settore ed esperti. Il pubblico che visiterà il Salone, dal canto suo, potrà conoscere da vicino piccole e grandi realtà turistiche rurali, approfondire i temi di interesse e farsi cucire addosso pacchetti ad hoc “amici dell’ambiente e della natura”.
Il Salone nasce e si sviluppa in un contesto come quello della Fiera Nazionale del Cavallo e del Turismo Equestre, la quale vanta una storia che ne fa la principale rassegna nel centro-sud Italia per qualità degli eventi e capacità di rappresentare il meglio dell’allevamento nazionale, della pratica sportiva, della produzione tecnica e dello spettacolo equestre.
La tre-giorni dedicata al turismo rurale si svolgerà sotto l’egida dell’UNESCO, che ha dato il suo patrocinio all’evento insieme alla Regione dell’Umbria e alle principali associazioni di settore: sarà un importante momento per la promozione dell’attività degli Agriturismi e più in generale per tutto il mondo del Turismo all’aria aperta, del Turismo e Ambiente e del Turismo Responsabile e Sostenibile.
di Enrico Bottino