Le misura varate dai Governi stanno andando tutte nelle stessa direzione, ovvero limitare i contatti sociali chiudendo gran parte delle attività commerciali e industriali. Una frenata drammatica per l’economia globale, che richiederà forti stimoli per far riprendere la crescita.
In questi giorni circolano fotografie dei centri urbani che richiamano le immagini di film post apocalittici: strade deserte, semafori che continuano ad alternare inutilmente colori, rumore del traffico eliminato, luci dei negozi spente. Insomma tutti gli spazi che erano abitualmente occupati dall’uomo, adesso sono vuoti.
Proprio come nella New York deserta di Io sono leggenda, in cui il protagonista interpretato da Will Smith si aggira in compagnia solo del suo cane, sono gli animali ad avanzare e a recuperare spazio. Non solo sulla terra ma anche in mare, hanno fatto il giro del mondo le immagini dei canali di Venezia che tornano limpidi oppure i delfini che nuotano indisturbati nel porto di Cagliari.
Le acque dei canali di Venezia oggi si mostrano limpide e trasparenti come non avveniva da anni, si vede il fondale sabbioso, i piccoli branchi di pesci, i granchi e le alghe immobili sul fondo.
“L’acqua è blu e chiara“, ha detto al Guardian Gloria Beggiato, proprietaria del celebre Metropole Hotel situato a pochi passi da Piazza San Marco e affacciato sulla sulla laguna di Venezia, aggiungendo anche “È calmo come uno lago, perché non ci sono più onde causate da barche e motoscafi che portano in giro i turisti ogni giorno. E, naturalmente, le gigantesche navi da crociera sono scomparse.“.
I #fondali di #venezia senza moto ondoso pic.twitter.com/DO1szVHCOl — BB® ☠️ (@barbarabononi) March 24, 2020
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Venezia è una delle città col maggiore afflusso di turismo, non passa giorno senza che i suoi canali siano solcati da centinaia di imbarcazioni che portano gli ospiti da una parte all’altra della laguna. I canali della Serenissima oggi sono vuoti, perfino i vaporetti fanno un orario ridotto, la maggior parte delle gondole sono ormeggiate.
L’acqua è chiara, i cormorani sono tornati a pescare nella laguna, alla fermata del vaporetto di Piazzale Roma, le anatre hanno persino fatto un nido. Qualcuno ha messo un cartello con scritto:”Non calpestare le uova di anatra “. È una trasformazione notevole per una città che fino a poco tempo fa era sotto i riflettori per le proteste contro l’eccesso di turismo che ha trovato la sua battaglia simbolo contro le Grande Navi da crociera.
<blockquote class=”twitter-tweet”><p lang=”it” dir=”ltr”> E mentre l’Italia sta ferma a casa, la natura si muove e splendida si mostra in queste giornate di primavera . In questi giorni si sono mostrati nei canali di Burano due splendidi cigni. <br>Fotografo: Marco Contessa <a href=”https://twitter.com/hashtag/venezia?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw”>#venezia</a> <a href=”https://twitter.com/hashtag/venice?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw”>#venice</a> <a href=”https://twitter.com/hashtag/burano?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw”>#burano</a> <a href=”https://twitter.com/hashtag/lipu?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw”>#lipu</a> <a href=”https://twitter.com/hashtag/lipuvenezia?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw”>#lipuvenezia</a> <a href=”https://t.co/zCz62wFU1h”>pic.twitter.com/zCz62wFU1h</a></p>— LIPU Sezione Venezia (@LipuSezione) <a href=”https://twitter.com/LipuSezione/status/1240294958965362692?ref_src=twsrc%5Etfw”>March 18, 2020</a></blockquote> <script async src=”https://platform.twitter.com/widgets.js” charset=”utf-8″></script>
In questi giorni nel porto di Cagliari non sono le grandi nave a farla da padrona, da alcuni giorni tra i pontili di Su Siccu e lungo le rive della spiaggia del Poetto, si possono osservare le acrobazie di diversi esemplari di delfini.
In questi giorni il traffico dei traghetti e delle navi cargo è molto limitato, ne hanno approfittato i delfini per addentrarsi nelle acque del porto e arrivare vicino ai pontili, a pochi passi dallo sguardo e dai cellulari del personale del porto.
I lati positivi delle restrizioni per #coronavirusitalla #coronavirus #COVIDー19 Notizia di tre giorni fa. Grazie alla riduzione del traffico navale, nel porto di #Cagliari sono tornati i #delfini#chemondosarebbe pic.twitter.com/BqNg6J7cAd — Paola Porciello (@PaolaPorciello) March 15, 2020
I lati positivi delle restrizioni per #coronavirusitalla #coronavirus #COVIDー19 Notizia di tre giorni fa. Grazie alla riduzione del traffico navale, nel porto di #Cagliari sono tornati i #delfini#chemondosarebbe pic.twitter.com/BqNg6J7cAd
— Paola Porciello (@PaolaPorciello) March 15, 2020
Negli ultimi mesi i cinghiali hanno fatto spesso visita nelle vie delle città, molti esemplari dai boschi dell’entroterra si spingono a valle alla ricerca di cibo.
In questi ultimi giorni gli avvistamenti si stanno moltiplicando, ormai anche di giorno capita spesso di incrociare questi animali in diversi quartieri della città. Esemplari di adulti e cuccioli sono stati filmati mentre si aggiravano indisturbati nella centralissima via XX Settembre e anche in prossimità del porto antico, dove si trova l’acquario.
Una famiglia di cinghiali si aggirano per il centro cittadino
I protagonisti dei navigli in questi giorni sono i bicchieri di plastica da cocktail, ma i cigni che tornare a nuotare vicino alle paratie dei Navigli e in zona di Musocco. In un giardino tra i quartieri Quarto Oggiaro e Gallaratese sono state viste decine di piccole lepri.
Questi animali della specie Sylvilagus floridanus (ordine dei Lagomorfi, famiglia dei Leporidi) è diffusa nel centro-nord d’Italia, ma si tratta di animali molto timidi che si tengono a distanza dai centri urbani, ma in questo periodo si sono spinti anche nei quartieri più centrali.
Foto di Sabrina Baronio
Queste immagini sono il frutto di un periodo di crisi ed emergenza che speriamo si riesca a superare il prima possibile, ma sono anche la testimonianza di come la natura sia la vera dominatrice del mondo che ci circonda. Le misure per il contenimento dell’emergenza ci hanno fatto ridurre i ritmi e l’aggressione verso l’ambiente, sono bastati pochi giorni per vedere come la natura sia in grado di riprendere i suoi spazi.
Quando tutto sarà finito, quello che sta accadendo ci serva da lezione per imparare ad avere cura per l’ambiente che ci circonda, salvaguardare l’ecosistema è l’unica strada per evitare in futuro altre crisi globali.