Valanga uccide Jacopo Compagnoni, fratello della campionessa Deborah

Jacopo Compagnoni, 40 anni, fratello della campionessa Deborah, è rimasto vittima di una valanga mentre faceva sci alpinismo sulle montagne di casa.

17 dicembre 2021 - 11:05

“Sono Jacopo Compagnoni, faccio la guida alpina e il maestro di sci, vivo a Santa Caterina Valfurva, in alta Valtellina, e tutto l’anno accompagno i clienti sulle montagne, in questa zona e in tutte le Alpi, d’estate in alta montagna e in inverno si fa free ride e andando verso la primavera lo sci alpinismo”

Si descriveva così in questo video Jacopo Compagnoni, 40 anni, fratello della campionessa di sci alpino Deborah, travolto e ucciso ieri, 16 dicembre, da una valanga sulle montagne di Valfurva.

La tragedia sul Monte Sobretta

La disgrazia è avvenuta proprio nei luoghi più cari a Jacopo, le montagne di casa.

Il quarantenne stava facendo scialpinismo con un amico, scendendo dal canale nord del Monte Sobretta, a circa 2850 metri.

In quel momento si è verificato il distacco della valanga: un fronte di un centinaio di metri che lo ha travolto.

L’amico, miracolosamente illeso, ha immediatamente chiamato il 112.

L’elisoccorso di Sondrio di Areu , l’Agenzia regionale emergenza urgenza, e il Sagf sono subito intervenuti, insieme a una Unità cinofila da valanga.

Dopo una complessa operazione Compagnoni è stato recuperato e trasportato con in codice rosso all’ospedale di Sondalo, dove è morto per i traumi subiti.

Chi era Jacopo Compagnoni

Certo non era famoso come la celebre sorella pluricampionessa, ma aveva la stessa passione per la montagna.

Del resto, se nasci a Santa Caterina di Valfurva e porti quel cognome, la tua vita non può che essere spesa in quota.

“Da ragazzo aveva fatto anche lui le gare” – ha dichiarato il sindaco di Santa Caterina Angelo Caciotto – “ma poi aveva scelto la sua strada, seguendo le orme del nonno che per anni è stato lo storico gestore del Rifugio Pizzini, di proprietà del Cai Milano e che oggi è gestito da Claudio Compagnoni, figlio di Luigi”.

Jacopo era riuscito a trasformare la sua passione nel suo lavoro.

Faceva parte delle Guide Alpine di Livigno e, oltre che maestro d’alpinismo era anche maestro di sci. Viveva con la compagna, da cui ha avuto due figli ancora piccoli.

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