Via Francigena accessibile: un cammino aperto a tutti tra natura e inclusione

Il progetto "Via Francigena For All" si conclude con un bilancio positivo: 150 luoghi mappati, 20 chiese rese accessibili e 16 tirocini attivati. Un'iniziativa che abbatte barriere fisiche e culturali, rendendo il celebre cammino un'esperienza aperta a tutti, tra Valle di Susa e Canavese

6 settembre 2024 - 16:30

Via Francigena For All: un progetto che apre le porte del turismo inclusivo e sostenibile

Il progetto “Via Francigena For All” ha portato a termine una sfida ambiziosa: rendere accessibile a tutti, compresi i viaggiatori con disabilità, uno dei cammini più celebri d’Europa.

L’iniziativa, lanciata dalla Regione Piemonte con un budget di 1,6 milioni di euro, ha interessato il tratto tra Ivrea e Viverone, nel Canavese, e la variante della Valle di Susa, tra Villar Focchiardo e Avigliana.

Un cammino per tutti: abbattimento delle barriere fisiche e culturali

Il cuore del progetto è stato l’abbattimento delle barriere architettoniche e socioculturali lungo 36 km del percorso francigeno piemontese.

Sono stati mappati 150 punti di interesse storico, culturale e naturalistico, con azioni mirate a migliorare l’accessibilità, tra cui la creazione di tre nuove aree di sosta nei comuni di Villar Focchiardo, Avigliana e Bollengo.

Un contributo fondamentale è arrivato dal Club Alpino Italiano e dall’Associazione Europea Vie Francigene, che hanno condotto uno studio approfondito sull’accessibilità del cammino.

I dati raccolti sono diventati una preziosa risorsa per il miglioramento continuo del percorso.

 

Un percorso tra spiritualità e tecnologia: 20 chiese accessibili

L’inclusione non ha riguardato solo il cammino, ma anche i luoghi di culto.

Grazie all’App «Chiese a Porte Aperte», sono stati resi accessibili 20 siti sacri, tra cui la Cripta della Cattedrale di Santa Maria Assunta e la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Bollengo.

Questi luoghi, valorizzati con pannelli multisensoriali e contenuti audio-video in lingua dei segni, offrono un’esperienza di visita completa e inclusiva.

 

Un progetto che genera lavoro e inclusione sociale

Uno degli aspetti più significativi di “Via Francigena For All” è stato l’impatto sociale.

La collaborazione con Agenzia Piemonte Lavoro ha permesso l’attivazione di 16 tirocini extracurriculari per persone con disabilità, creando opportunità lavorative e un modello di accoglienza turistica sostenibile.

Per garantire la fruibilità del cammino anche nei tratti più complessi, la Regione Piemonte, in collaborazione con il CAI, ha fornito ausili fuoristrada come le Joëlette, dispositivi che consentono a persone con mobilità ridotta di affrontare il cammino.

Il personale è stato formato per assistere i visitatori lungo il percorso, garantendo un’esperienza sicura e accessibile a tutti.

 

 

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Valle d’Aosta: al via la stagione dello sci di fondo con novità e investimenti per migliorare le piste

Sane abitudini per un gioco online migliore

Partiti i lavori di recupero della Via dell’Amore alle Cinque Terre: riapertura entro Natale