Paesaggi Sonori: camminando si cresce

19 marzo 2020 - 14:50

Alla ricerca di Itinerari, Autori e Brani

di Chiara Carrarini

“Udire è toccare a distanza. L’utilità del tatto si fonde con la socialità ogni qualvolta la gentesi unisce per ascoltare qualcosa di speciale” (Murray Shafer). Suono visualizzato e visionario che si estende oltre i confini …

Massimo Montanari, guida ambientale escursionista e “raccontastorie” nel libro La Borraccia delle Parole (Edizioni dei Cammini), riesce a coinvolgere adulti e i bambini in un vero e proprio cammino di crescita … perché come lui stesso spiega:

Questo libro di storielle o di rime in compagnia,

è un invito camminante a trovar la sintonia.

Parole che son fatte di passi e di momenti

che trattano del cammino tutti gli ingredienti.

Descrivono emozioni, quelle più importanti ogni passo è una parola quando i passi sono tanti.

Qui racconto filastrocche che a mio avviso son sincere, come lo son le antiche vie, o le vecchie mulattiere.

Quando è finita la lettura camminiamo tutti quanti? Si viaggia proprio bene quando i passi son parlanti!

L’autore ha una grande esperienza di narratore e animatore così il linguaggio che utilizza è quello della filastrocca per raccontare tutti gli “ingredienti” giusti per affrontare

orizzonti infiniti, cieli e mari in cui salpare e montagne alte o basse da poter scavalcare…

Invita tutti noi, a fermare il nostro tempo, ad iniziare un Cammino “ogni passo ti accompagna nei sentieri del destino” così “ Passeggia e cammina, quante impronte disegnate, quanti passi nei sentieri, mulattiere e carreggiate”.

I disegni di Francesco De Benedittis, seguono i bambini nelle loro avventure e nel loro immaginario. Le illustrazioni risultano perfette per queste filastrocche. Infatti, le pagine sono caratterizzate da varie immagini tra cui la presenza di tanti animali del bosco (volpe, insetti, marmotta, gufi, bruchi, cinghiali …).

Camminare al buio o sotto la pioggia, dormire in tenda, rende il sentiero pieno di sorprese e di magia, grazie agli scarponi saltapassi, lo zaino senza fondo, la giacca acchiappatutto, la carta mappamondo, la torcia lunapiena, la bussola giramondo, il bastone aiutagamba, la borraccia millegocce, il cappello scacciasole, il sacco chiocciolina, la tenda tutta tana, il materassino bolladaria, il coltello millelame, le calze puzzolenti…

Insomma attraverso le parole dell’autore, si può affrontare meglio la salita che sudezza, fare un riposo riposante, scoprire quanto è bello camminare in compagnia, godere della lentezza … tutte rime che aiutano i piccoli e i grandi, ad affrontare al meglio i percorsi lungo il cammino della vita.


Da molti anni, l’intento di Massimo è quello del viandare lento per i sentieri dell’Appennino, seguito da un’allegra carovana di bambini e asini, diventando così un animatore del territorio e dell’ambiente, portando i più piccoli ad osservare le meraviglie del paesaggio, ma soprattutto a guardarlo e a leggerlo con gli occhi della fantasia.

I viandanti di un tempo attraversavano l’Appennino Emiliano carichi di merci con asini e muli al fianco.

Queste vie sono quelle che ancora oggi si possono percorrere, con l’asino, proprio come allora, ammirando il paesaggio che cambia a ogni tappa. Montanari, così segue da molti anni gruppi di bambini e scuole alla scoperta di territori sempre nuovi insieme a meravigliosi asini e ceste piene di libri.

Perché gli asini? Perché sono animali, lenti, riflessivi e intelligenti che trasmettono, uno stile di vita tranquillo, rispettoso e ci invitano all’osservazione consapevole dell’ambiente. E i libri perché sono belli, divertenti e in grado di introdurci nella bellezza della fantasia.

Ecco il motivo per cui più che guida si sente un narratore del territorio. Attraverso una molteplicità di linguaggi, fatti di suoni, rumori, parole e invenzioni accompagna i bambini nella natura educandoli ad un camminare ed osservare consapevole.

Montanari ha pubblicato numerosi libri e ha creato un alfabeto degli stimoli quando si cammina perché “i bambini camminando leggono un linguaggio non parlato ma interiore che alimenta fantasia e crescita pedagogica”

In questa vera e propria pedagogia camminante ricorda a noi tutti che:

Il cammino questo meraviglioso alfabeto delle possibilità viene stampato con i caratteri del battito dell’anima. Il cuore si gonfia di passi e il bambino che cammina saprà crescere con bellezza e voglia di essere parte del girotondo della natura, del mondo, e di chi sta intorno a lui. Ovvero tutti noi; che adulti quali siamo abbiamo bisogno di rileggere questo alfabeto dove non serve una lettura con gli occhi, ma una lettura con il cuore pulsante delle fantasia bambina che non dobbiamo mai perdere

E così nella traccia sonora “ L’asinello Nunù” incontriamo un asinello speciale, che quando parla confonde, inverte e capovolge lettere e parole. Nonostante lo studio e l’impegno … invece di ragliare facendo “iò-iò” dice “oì-oì”.

Come afferma il brano “non lo fa per dispetto e io con tanto rispetto sempre lo ascolterò”.

Un tema delicato quello della diversità, che viene affrontato grazie alla semplicità e leggerezza, nella canzone scritta e musicata da Carmine Spera e cantata dalla bambina Nicole Marzaroli, con il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano.

Insieme ai più piccoli, si ricorda a tutti che le differenze ci rendono allo stesso tempo unici,diversi, ma vicini … come in un orto sinergico! Si dona sempre qualcosa di nostro, ma si prende qualcosa dagli altri, anche se non ce ne accorgiamo.

Come racconta Massimo “perché siamo come un bosco da tante piante costituito, camminare in compagnia è un aiutarsi garantito”. E soprattutto ci ricorda che “Il bambino camminante sviluppa esperienze e acquisisce capacità concrete che lo proiettano in una modalità esperenziale di notevole portata educativa e di crescita cognitiva”.

Dunque, la funzione pedagogica del cammino è fondamentale perché la pedagogia va intesa come formazione dell’uomo nella sua interezza per tutta la vita, e soprattutto perché camminare fa emergere molteplici osservazioni aumentando la capacità di interagire in armonia con se stessi, con gli altri e con l’ambiente circostante poiché i percorsi e le esperienze permettono all’uomo di apprendere sempre in un vero e proprio cammino inclusivo!

Buon ascolto perché “Consonanti e vocali fanno voli spaziali e lui raglia così!” come nella moltitudine dei cammini…