Che l’attività fisica fosse una ricetta fondamentale per uno stile di vita sano ed equilibrato è ormai una consapevolezza acquisita. Che l’attività fisica facesse bene anche alle casse dello stato, un po’ meno.
È quanto rivela l’ultima ricerca del Colorado Office of Economic Development and International Trade, che ha stimato il ritorno economico degli investimenti fatti per stimolare l’attività fisica e l’uso della bicicletta.
Lo studio, effettuato nello stato americano del Colorado, ha riportato un contributo di circa 1,1 miliardi di dollari solo per quanto riguarda le biciclette, inclusi 448 milioni di introiti provenienti da turisti amanti del pedale e provenienti da stati limitrofi. 434 i milioni spesi da chi invece in Colorado ci vive e partecipa agli eventi, alle gare o semplicemente usa la bici per le proprie vacanze.
Sono invece 497 i milioni spesi dai residenti per l’equipaggiamento, i capi d’abbigliamento e le attività legate alle escursioni e alle gite a piedi.
Non solo: la ricerca calcola che i benefici dell’attività fisica derivante dalle escursioni in bici si ripercuotono anche sulla sanità, con un risparmio di oltre 510 milioni di dollari. Discorso simile per chi cammina: a fronte di una media di circa 285 decessi in meno all’anno, il risparmio sulle casse della sanità si aggirerebbe intorno ai 2,7 miliardi di dollari.
Lo studio è stato condotto in uno degli stati americani tra i più attenti alla promozione di una buona attività fisica: i residenti del Colorado sono i meno obesi di tutti gli Stati Uniti, e il governo ha investito molte risorse per migliorare sentieri e percorsi ciclabili, costruendo una rete che negli ultimi anni è aumentata di oltre 8.000 chilometri.
Il governatore dello stato John Hickenlooper ha espresso la sua soddisfazione per questo risultato, anche a fronte di un investimento effettuato nel 2015 di 100 milioni di dollari per il “Colorado Pedals Project”, un piano che dovrebbe rendere lo stato “il migliore degli USA per pedalare”.
In apertura: foto di Daniel Hoherd