Da Fidenza a Lucca: sulle tracce degli antichi pellegrini

18 marzo 2020 - 4:45

La fede, racchiusa nell’animo di ciascuno di noi, percorre la nostra mente e condiziona i nostri comportamenti: ci spinge a sognare e a raggiungere mete inaccessibili. Era questo lo spirito che spingeva la popolazione di mezza Europa e incamminarsi attraverso sentieri incerti e perigliosi per raggiungere la meta proposta da un incrollabile credo.

Vestiti di nulla e con i sandali ai piedi, uomini e donne senza età attraversavano valli, coste e montagne alla ricerca di una spiritualità che solo i monaci eremiti riuscivano a vivere con una intensità tale da portarli a contatto diretto con Dio. I pellegrini, ricercatori di una fede assoluta, ignoravano che il loro vagare avrebbe contribuito alla formazione di un sistema viario fondamentale che neppure il trascorrere dei secoli avrebbe cancellato. La Via Francigena percorre tutte le regioni d’Italia in un susseguirsi di sentieri che costituiscono un vero e proprio museo all’aperto: l’amore per la natura ha spinto alcune tra le più belle province italiane a unire i propri sforzi e creare un itinerario ad hoc per chiunque desideri tuffarsi dentro la storia e rivivere le stesse sensazioni che pervadevano lo spirito dei pellegrini.

Sala Baganza (Pr). Il tratto della Via Francigena in località Segalara.

IL CAMMINO DELLA SPIRITUALITÀ

L’idea è di Parma Turismi, insieme alle Province di Parma, Massa-Carrara, La Spezia e Lucca, che propongono un viaggio entusiasmante: dieci giorni di cammino su sentieri meravigliosi. Partenza e arrivo mantengono un significato simbolico medioevale: tanto l’antica Borgo San Donnino (Fidenza) quanto Lucca erano mete di pellegrinaggio; la prima in quanto “teca” del corpo del martire e la seconda custode del venerato “Volto Santo”. Il progetto della camminata-evento prevede dieci tappe in dieci giorni, durante le quali i partecipanti sono accompagnati da una guida escursionistica specializzata.

Lungo la via Francigena gli escursionisti potranno ammirare espressioni artistiche e segni della devozione, dalle fastose cattedrali rinascimentali alle umili chiesette immerse nella natura. Il recente sviluppo urbanistico ha lambito solo in minima parte questi territori: agli occhi del moderno pellegrino il paesaggio appare pressoché incontaminato rispetto ai secoli precedenti. Parma, Massa-Carrara, La Spezia e Lucca sono le principali province toccate in questo itinerario, tuttavia non dobbiamo dimenticare centri storici di notevole interesse come Costamezzana, Fornovo Taro, Cassio, Pontremoli, Terrarossa, Sarzana, Marina di Massa e Camaiore. È bene ricordare che oltre al percorso completo di dieci giorni, Parma Turismi ha messo a punto anche proposte alternative da vivere in un weekend, che comprendono solo tre tappe (per informazioni 0524/573561).

L’ITINERARIO: SULLE ORME DEI PELLEGRINI

Il percorso è strutturato in modo che le prime due tappe, più corte e semplici, siano di preparazione all’impegnativo passaggio dell’Appennino Tosco-Emiliano; nella prosecuzione dell’itinerario l’escursionista s’imbatterà in alcuni tratti più difficoltosi che lo porteranno attraverso diversi saliscendi fino al mare, per affrontare poi il lungo balzo delle ultime tappe fino a Lucca.

Tappa n. 1:  Fidenza – Costamezzana

L’inizio del cammino si snoda, con un facile percorso di saliscendi, tra l’alta pianura e le prime colline che preannunciano l’Appennino; passando per luoghi storici come Capriolo, S. Maria del Gisolo e il Santuario di Siccomonte.
Tempo di percorrenza: 3 ore – Lunghezza: 12,6 km – Difficoltà: facile.

Tappa n. 2:  Costamezzana – Fornovo di Taro

Percorso principalmente naturalistico, ancora tra valli e crinali punteggiati da colture e casali, che passa sotto la mole secolare del castello di Costamezzana e porta il viaggiatore ai piedi dell’Appennino, davanti alla pieve romanica di Fornovo.
Tempo di percorrenza: 7 ore – Lunghezza: 21,5 km – Difficoltà: media.

 Tappa n. 3: Fornovo Taro – Cassio

Comincia quella salita che porterà a superare l’Appennino, visitando la storia attraverso i borghi di Respiccio e Sivizzano, la millenaria Pieve di Bardone, Terenzo, e giungendo alfine al borgo di Cassio tre boschi di querce, pinete e i “misteriosi” Salti del Diavolo.
Tempo di percorrenza: 7 ore – Lunghezza: 20,55 km – Difficoltà: impegnativa.

Sivizzano, resti della villa romana

Tappa n. 4: Cassio – Passo della Cisa

Per un buon tratto si segue la Statale della Cisa, che qui coincide con la via Francigena, per poi attraversare il borgo-strada di Castellonchio e scendere ad uno dei luoghi simbolo della Via: Berceto. Di seguito la salita si fa impegnativa per giungere al crinale.
Tempo di percorrenza: 5 ore – Lunghezza: 16,60 km – Difficoltà: impegnativa.

 Tappa n. 5: Passo della Cisa – Pontremoli

Comincia la discesa verso la meta finale e verso il mare, su sentieri ben segnati, ma un po’ impegnativi immersi nella natura quasi selvaggia dell’alta Lunigiana; tra piccoli borghi, ponti antichi e guadi si giunge alle bellezze artistiche della città di Pontremoli.
Tempo di percorrenza: 9 ore – Lunghezza: 21,35 km – Difficoltà: impegnativa.

Pontremoli, Castello del Piagnaro

 Tappa n. 6: Pontremoli – Terrarossa

Camminando tra l’Appennino e la piana del fiume Magra, in bilico tra passato e presente, si attraversano piccoli e suggestivi paesi come il borgo medioevale di Filattiera e l’antichissima Pieve di Sorano, Filetto, Villafranca e il Castello di Lusuolo.
Tempo di percorrenza: 9 ore – Lunghezza: 25,75 km – Difficoltà: impegnativa.

La Pieve di Sorano

 Tappa n. 7: Terrarossa – Sarzana

Si lascia la Toscana per attraversare quella parte di Liguria incuneata nella provincia di Massa Carrara, ammirando la Pieve di San Capraio ad Aulla e il borgo di Bibola. Per giungere alla bella cittadina di Sarzana si passa per i suggestivi resti del Castello della Brina.
Tempo di percorrenza: 7 ore – Lunghezza: 19 km – Difficoltà: media.

 Tappa n. 8: Sarzana – Marina di Massa

Il ritorno in Toscana passa attraverso un territorio antropizzato; tuttavia i viaggiatori possono apprezzare i resti della città romana di Luni, con il suo anfiteatro e le sue domus, la torre del Castruccio ad Avenza e l’antica Via Silicea (oggi Silcia) prima di arrivare al mare.
Tempo di percorrenza: 6,30 ore – Lunghezza: 22,1 km – Difficoltà: facile.

 Tappa n. 9: Marina di Massa – Camaiore

Stretti fra l’azzurro del mare e il bianco incombente delle Alpi Apuane si passa nei pressi dell’importante Castello Aghinolfi a Montagnoso per poi scendere fino alla vivace cittadina di Pietrasanta. Infine, piegando tra le ultime propaggini delle Alpi Apuane, tra boschi e piccoli borghi, si arriva alla medioevale cittadina di Camaiore.
Tempo di percorrenza: 9 ore – Lunghezza: 29,5 km – Difficoltà: impegnativa.

 Tappa n. 10: Camaiore – Lucca

Abbandonando Camaiore si sale a Montemagno, per seguire l’antico percorso verso Lucca, ancor’oggi individuato dagli ospitali di S. Martino a Valpromaro, di S. Michele al Contessora e di S. Jacopo delle Beltraie. Giungendo infine a Lucca attraverso San Pietro dove anticamente esisteva il traghetto per superare il Serchio.
Tempo di percorrenza: 6 ore – Lunghezza: 22,5 km – Difficoltà media.

NOTIZIE UTILI

Prenotazione obbligatoria: Antico Borgo Viaggi filiale di Salsomaggiore Terme.
Tel. 0524/573561
info@turismoebenessere.it
www.turismoebenessere.it

 Per informazioni: Parma Turismi
Tel. 0521.228152
info@parmaturismi.it

Testo di Davide Battaglia, foto di Parma Turismi

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