Dolomiti Friulane: le montagne più belle del mondo

Dolomiti Friulane, dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, si trovano in provincia di Pordenone e di Udine nel Friuli Occidentale.

18 marzo 2020 - 11:49

Le Dolomiti Friulane, con Piancavallo, le Valli Pordenonesi, i Magredi: un territorio unico, di intatta suggestione, dove saperi e sapori autentici segnano il paesaggio naturale e culturale in ogni sua sfumatura.

Selvagge per natura, con un grado di wilderness (selvatichezza) difficilmente riscontrabile in altre zone dell’arco alpino, hanno paesaggi incontaminati di rara bellezza.

Montagna vera, natura intatta, come vere e intatte sono le antiche tradizioni, il senso dell’ospitalità, i cibi rustici e genuini, le austere architetture in pietra con ballatoi in legno che le sue genti hanno preservato con ostinazione e passione.

Una terra facile da raggiungere, con ottimi collegamenti, da assaporare nelle sue mille sfaccettature da parte di chi cerca una ritemprante vacanza dove vivere le proprie passioni lontano dalla folla, dai luoghi battuti dal turismo di massa, dal conformismo.

Dalle vette delle Dolomiti a Piancavallo, dalle Valli solcate dalla scorrere impetuoso di fiumi e torrenti da cui prendono il nome alle aspre e “magre” terre pianeggianti dei Magredi, un fiume di ciottoli bianchi che affiora maestoso dove i fiumi Cellina e Meduna si inabissano per formare un immenso bacino idrico sotterraneo.

Diverse, e profondamente autentiche, sono le anime di questo mondo unico e intatto, abbracciato dalle Alpi e aperto sul mare Adriatico, ideale per chi ama la natura e la vita attiva, i ritmi lenti del viver bene e il passo spedito dello sport, i piaceri di gusti, gesti e tradizioni che vengono da lontano.

Terre da scoprire dove riscopri la tua natura

Il Parco Regionale delle Dolomiti Friulane, il più esteso del Friuli-Venezia Giulia, il cui simbolo è la guglia di 300 metri del Campanile di Val Montanaia.

Piancavallo, nota e attrezzata località di sport sia invernali che estivi, principale polo sciistico della montagna pordenonese.

Il Parco del Prescudin, oasi naturalistica ricchissima di specie rare di fiori e arbusti, dove si arriva dopo aver risalito la Valcellina, con il suo spettacolare orrido e le pareti di roccia che attirano i climbers di tutto il mondo.

Erto, il paese dello scrittore Mauro Corona, cantore dei boschi, e Casso, sul tragico sfondo della diga del Vajont e ancora Claut campo base per lunghi trekking e spettacolari arrampicate.

C’è poi Cimolais, sede del Parco Dolomiti Friulane, con il Recinto faunistico di Pianpinedo, più di 35 ettari di montagna, dove vivono in libertà caprioli, cervi e stambecchi, dove si può percorrere un meraviglioso Sentiero botanico.

E ancora forre e grotte (le più spettacolari sono quelle di Pradis a Clauzetto); laghi incantevoli come quelli, azzurrissimi, di Barcis e di Tramonti.

I torrenti che solcano queste valli sono un paradiso del canyoning e del rafting: a dimensione d’uomo, non meccanizzate o violate, le Dolomiti Friulane, le Dolomiti più nascoste, le meno mondane, le più autentiche, sono l’ ideale scenario per una vacanza tutta natura, sport e relax.

Ai loro piedi, l’aspra terra dei Magredi, delicato ecosistema che ricorda la steppa russa; Polcenigo con la profondissima e limpida sorgente del Gorgazzo dalla acque gelide e cristalline.

Maniago (dal Medio Evo capitale italiana delle lame e dei coltelli), Sequals patria di terrazzai e mosaicisti, con la casa natale del campione di boxe Primo Carnera, “il gigante buono”; Spilimbergo, fra le più affascinanti cittadine del Friuli Venezia Giulia, col castello medievale dalla facciata dipinta, il duomo con affreschi trecenteschi e il borgo antico, nota per la sua Scuola Mosaicisti, unica al mondo.

Una palestra a cielo aperto 365 giorni all’anno

Le Dolomiti Friulane, Piancavallo, le Valli Pordenonesi, i Magredi sono un’immensa, eclettica palestra a cielo aperto. Aperta 365 giorni all’anno, alternando aree altamente specializzate e attrezzate con percorsi che seguono semplicemente il corso della natura.

 

Le due ruote, innanzitutto. Panoramiche strade di montagna, piste ciclabili lungo i fiumi della zona pedemontana, le Ciclovie delle Valli Pordenonesi adatte a famiglie e cicloturisti, decine di percorsi di vario genere di difficoltà per gli appassionati di MTB, ardue salite per gli agonisti, un divertente Bike Funkpark per gli appassionati di freeride e downhill a Piancavallo.

Sulle due ruote si arriva ovunque, si possono percorrere le strade calcate dagli assi del Giro d’Italia, che ha fatto tappa a Erto e Casso, e quelle dei campioni del Circuito internazionale di Caneva, fra i migliori a livello internazionale per i suoi saliscendi.

L’anima di queste montagna va scoperta a piedi, percorrendo escursioni, trekking a piedi e a cavallo, nordic walking, speleologia ma anche passeggiate slow e orienteering in tutto l’arco montano.

Scalate, free-climbing, eco climbing sulle vette delle Dolomiti Friulane e nelle palestre di roccia a Erto, vicino alla diga del Vajont, Castelnuovo del Friuli, Clauzetto, Travesio, Vito d’Asio.

Kajak e canoa lungo il Cellina, il Meduna, il Cosa e l’Arzino e rafting nei torrenti impetuosi dell’alta Valcellina e della Valle d’Arzino. Parapendio sulle pendici del monte Cavallo e sulle alture fra Travesio, Castelnovo, Solimbergo, dove si trova anche un’avio superficie per ultraleggeri.

L’estate di Piancavallo, località giovane e sportiva per eccellenza della montagna pordenonese, è animata dai divertenti Bike Funkpark e Rampipark acrobatico, da scalate alpinistiche, MTB e nordic walking, tennis e tiro con l’arco, deltaplano e parapendio, trekking ed escursioni a cavallo.

 

Piancavallo: dove il divertimento prende quota

A 1.262 metri di altitudine con vista aperta sul mare Adriatico, che nelle giornate bel tempo si vede luccicare all’orizzonte, in una conca naturale che si trasforma in un suggestivo teatro all’aperto, Piancavallo è un’emozione da vivere tutto l’anno.

D’inverno, con 25 km di piste per lo sci alpino e 30 per il fondo, impianti di risalita al passo coi tempi, neve programmata a portata di ogni talento e tecnica, dallo scialpinismo al freestyle.

 

D’estate, quando – fedele alla sua vocazione di centro turistico a vocazione sportiva – offre rilassanti passeggiate nei boschi, lunghi trekking, impegnative scalate alpinistiche, mountain bike e nordic walking, tennis e tiro con l’arco, deltaplano e parapendio, escursioni a cavallo.

Un soggiorno in totale libertà, grazie a una sfaccettata offerta ricettiva, che va dagli alberghi alle case per ferie.

Fra le principali stazioni sciistiche del Friuli Venezia Giulia, Piancavallo è nata negli anni ’60 e si è sviluppata rapidamente, grazie alla vicinanza alla pianura.

Si raggiunge da Pordenone in meno di un’ora di macchina, da Venezia in un paio d’ore al massimo, alla comodità delle vie di accesso e alla bellezza del paesaggio, con folta vegetazione di alta montagna nonostante il fatto che si trovi a nemmeno 1.300 m di altitudine.

 

Valli Pordenonesi: e in mezzo scorre il fiume

Lunghe e profonde, a chi le percorre rivelano una bellezza intensa e arcaica, originata, plasmata ad arte dall’acqua. Portano i nomi dei fiumi e torrenti che le hanno cesellate: Valcellina, Val Cosa, Val d’Arzino, Val Tramontina.

Ora imponenti vene cristalline gonfie d’acqua, ora impetuosi torrenti che scavano gole e rogge, forre, orridi e cascate, si inabissano e risorgono, contrappuntando la pietra e il legno a ogni altitudine, le foreste e i prati, i campi a coltura, il quotidiano del lavoro e del tempo libero, e tutte le dimensioni fluide dello sport, come la canoa, il kajak e il rafting.

Magredi: dove lo spazio si fa infinito

Un fiume di pietre che affiora maestoso dove i fiumi Cellina e Meduna si inabissano per formare un immenso bacino idrico sotterraneo. Sono i Magredi, le “Terre Magre”, frutto di una natura che non finisce di stupire anche quando si fa spoglia, ostinata e dura.

Spazi sconfinati dove il tempo si ferma in contemplazione, in cui perdersi e ritrovarsi con lo sguardo o seguendo i propri pensieri, a piedi o magari in sella a un cavallo, a primavera, quando anche le Terre Magre si illuminano dei colori intensi delle fioriture.

Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane

Patrimonio naturale dell’Unesco, il Parco Naturale Dolomiti Friulane è uno dei due Parchi Naturali del Friuli Venezia Giulia ed il più vasto: si estende infatti su una superficie di 36.950 ettari e comprende i territori della Valcellina (Andreis, Cimolais, Claut, Erto e Casso), della Val Tramontina (Frisanco e Tramonti di Sopra) nel Pordenonese e dell’alta Valle del Tagliamento in Carnia (Ud).

Il suo simbolo è il campanile della Val Montanaia, spettacolare guglia alta 300 m che domina l’omonima valle.

Vero e proprio paradiso per l’escursionismo di tipo naturalistico ed il trekking, garantiti da un’adeguata rete di sentieri e da un buon numero di strutture d’appoggio, si sviluppa in un’area di grande interesse geologico, ambientale e naturalistico, caratterizzata da un alto grado di wilderness: perciò è possibile imbattersi senza grandi difficoltà in caprioli, camosci, cervi, stambecchi, mufloni,marmotte e vedere volteggiare nel cielo l’aquila reale.

Un tempio e un inno alla natura, che conserva le impronte millenarie del tempo fino alla storia ultima, testimoniata dalla frattura del monte Toc, all’origine della tragedia del Vajont.

 

 

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