All’inizio si chiamava “Giornata delle ferrovie dimenticate”, ma dopo otto anni di successi e onorata carriera, si è voluto cambiare nome in “Giornata delle ferrovie NON dimenticate”. Si, perché grazie all’azione di Co.Mo.Do – Confederazione della Mobilità Dolce, alcune ferrovie che per anni sono state abbandonate, dismesse o sospese nel servizio hanno ripreso vita. Alcune solo per un giorno, altre invece ricominciando a ospitare i poderosi “cavalli di ferro” sui propri binari, per mostrare a tutti che viaggiare su rotaia è per il territorio italiano una grande risorsa spesso poco utilizzata.
È soprattutto questo l’obiettivo che insegue Co.Mo.Do con la sua IX edizione della “Giornata delle ferrovie non dimenticate”: promuovere una serie di eventi in contemporanea su tutto il territorio italiano per far rivivere le ferrovie che negli anni sono state chiuse – soprattutto per ragioni economiche – e che possono avere la duplice funzione di vettore per il trasporto locale e risorsa turistica. Passeggiate, ciclopercorsi, treni speciali organizzati con materiale rotabile storico… sono molte le iniziative organizzate dal Piemonte alla Sicilia passando per il Parco della Majella, del Pollino, Milano Centrale e Roma.
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La giornata di apertura, domenica 6 marzo 2016, ha visto diversi treni speciali circolare su linee normalmente chiuse al traffico regolare, dalla Sulmona – Carpinone tra Abruzzo e Molise alla Cosenza – Rogliano in Calabria, da un treno a vapore tra Verona e Mantova a un convoglio storico sulla Napoli – Portici, la prima ferrovia d’Italia.
Il programma del convegno “Sul Binario giusto”. Fonte, Legambiente (per scaricare la locandina in alta risoluzione clicca qui).
Il 10 marzo a Roma, alla Camera dei Deputati, si terrà poi il convegno “Sul binario giusto: esperienze e regole per promuovere la mobilità dolce a piedi, in bicicletta e in treno nel paesaggio italiano”, patrocinato dal Ministero per i beni e le attività culturali e da Legambiente, con cui si vuole discutere e dare risalto alle proposte normative in corso di discussione in Parlamento riguardanti le ferrovie turistiche e quelle dismesse.
Nelle giornate conclusive del 4, 5 e 6 aprile prenderà il via poi la lunga “Maratona ferroviaria” con partenza da Palermo e arrivo a Napoli, iniziativa per mettere in risalto la situazione – non certo rosea – del trasporto ferroviario nel Sud Italia. L’arrivo a Napoli è previsto in concomitanza con la vigilia d’apertura degli Stati Generali del MIBACT, che si svolgeranno presso il Museo Ferroviario di Pietrarsa il 7, l’8 e il 9 aprile 2016.
Un’occasione in più per guardare da un’altra prospettiva il trasporto su rotaia, che sempre di più viene visto esclusivamente come un mezzo di trasporto per spostamenti rapidi e “incolori” (i treni dell’Alta Velocità) o fonte di stress e preoccupazioni (treni regionali e suburbani per pendolari, lenti, sporchi, spesso in ritardo…).
Per fortuna, a smentire questa mentalità, corre in soccorso la bellezza del territorio italiano e la struttura della sua rete ferroviaria, consentendo al passeggero attento di diventare spettatore di paesaggi, scenari naturali e colpi d’occhio da cartolina.
Un treno a vapore a Lauriano, sulla linea Chivasso – Asti, chiusa al traffico nel 2011. Foto Marco Carlone
Sono le iniziative come la “IX Giornata delle ferrovie non dimenticate” a svolgere questo compito tanto arduo quanto banale: distogliere lo sguardo dagli schermi degli smartphone e rivolgerlo verso il finestrino, far diventare il passeggero un viaggiatore.