Il percorso è di circa 70 chilometri, con partenza da Parma e arrivo a Busseto, diviso in otto tappe percorribili con ogni tipo di bici.
Questa ciclabile attraversa i luoghi simbolo della cucina italiana e permette ai viaggiatori di attraversare borghi e paesi in cui gustare prodotti unici e simbolo della cultura italiana.
Si attraversano i luoghi in cui è cresciuto Giuseppe Verdi, celebrati da un innovativo museo multimediale dedicato al compositore, e si pedala attraverso le terre in cui sono state ambientate alcune indimenticabili scene dei film di Don Camillo e Peppone.
Il percorso non poteva che partire da Parma, centro della Food Valley, città capitale della cultura 202/21 e regina del gusto italiano. Nota in tutto il mondo per per il prosciutto, il parmigiano e la pasta.
Una delle città più ciclabili d’Italia, in cui la bici è mezzo di trasporto quotidiano per buona parte della popolazione.
Dalla città inizia il tracciato della ciclabile, ben indicata dalla nuova segnaletica, che segue il versante reggiano del fiume Enza in direzione Mezzani, prima tappa della ciclovia.
Qui si trova un’area naturale protetta, l’Oasi Naturale Parma Morta, che è una preziosa testimonianza delle antiche dinamiche fluviali della pianura padana.
L’area protetta si trova tra le foci dei torrenti Parma ed Enza, si estende per 66 ettari e tutela un tratto lungo quasi 5 km dell’antico alveo fluviale.
Nel 1870 il torrente Parma venne deviato per immettersi direttamente nel Po, l’ultimo tratto del torrente rimase così isolato dal corso dell’acqua e diventò il Parma Morta.
Il viaggio in bicicletta prosegue poi in direzione ovest, tra le campagne parmensi, fino ad arrivare a Colorno.
Questo paese ospita una maestosa Reggia, che è stata soprannominata la Versailles dei duchi di Parma, una parte di questa maestosa struttura ospita la famosissima ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana fondata da Gualtiero Marchesi.
Dopo una sosta per visitare la reggia si ricomincia a pedalare lungo la pianura verso Sissa Trecasali, che deve la sua fama alla della spalla cruda di Palasone, un salume che in queste terre si lavora fin dall’alto medioevo.
Il sapore di questo prodotto deriva proprio dalle particolari condizioni climatiche del luogo, infatti si dice che le nebbie invernali della pianura contribuiscono a dare alle carni conservate nelle cantine il loro particolare sapore.
Dopo una degustazione di questi prodotti si può riprendere il viaggio. Il tracciato della ciclovia prosegue verso ovest in direzione Zibello, passando prima per Roccabianca, sempre lungo la sponda destra del fiume Po.
Proprio a Zibello è nato uno dei salumi italiani più conosciuti: il Culatello.
Questo prodotto, al quale è stata riconosciuta la Denominazione d’Origine Protetta, si produce in questi luoghi fin dal 1700, con un procedimento artigianale portato avanti ancora oggi dai produttori locali.
Siamo quasi alla fine del percorso della Food Valley Bike, si devia leggermente verso sud e si pedala verso Busseto, tappa finale della ciclovia.
Questo borgo è noto per la figura di Giuseppe Verdi, che nacque proprio nella vicina frazione di Roncole ma visse qui gran parte della sua vita, imparando a suonare il piano grazie alle lezioni dell’organista della chiesa del paese.
A Busseto la presenza del Maestro è tangibile, qui si possono visitare infatti tutti i luoghi simbolo della vita di Verdi. In suo omaggio è stato realizzato anche un museo multimediale che permette di conoscere la vita artistica e personale del maestro.
Il paese è conosciuto anche per la fiorente produzione di insaccati prelibati, tra cui salami, coppe, fiocchetti e culatello, ragione per cui questo borgo è uno dei protagonisti della Food Valley e tappa finale della nostra ciclovia.
L’apertura della ciclovia è stata inaugurata da una tappa a cronometro del Giro d’Italia U23, organizzata in onore delle pellicole di Don Camillo e Peppone, che nell’immaginario poplare hanno legato indissolubilmente la bicicletta a questa parte di Emilia Romagna.
In questa regione, e in generale in Italia, negli ultimi anni si stanno sviluppando molte ciclovie e greenways con l’obiettivo di dare un impulso deciso al turismo attivo e alla mobilità dolce.
In Europa da molti anni si punta sulla bicicletta come mezzo di promozione del turismo sostenibile e attivo.
L’Italia sta adesso recuperando terreno verso una rete nazionale di mobilità dolce collegata alle grandi direttrici europee.
Da poche settimane proprio in Emilia Romagna è stato inaugurato un tratto della Ciclovia del Sole, lunga ciclabile che collega Firenze a Bolzano, passando per Bologna e l’Emilia Romagna.
La Ciclovia del Sole è collegata alla Ciclovia VenTo, il lungo percorso da fare a piedi e in bicicletta che collega Torino a Venezia seguendo le sponde del fiume Po’ e che attraversa la pianura padana da est a ovest.
L’auspicio dei promotori della Food Valley Bike è che anche questa ciclabile possa essere collegata alle altre grandi ciclo-pedonali d’Italia.
In ogni casa l’inaugurazione di questo percorso è un passo fondamentale per promuovere le eccellenze culturali e gastronomiche del territorio Parmense.
Questa ciclovia è un’attrattiva per il turismo nazionale ma anche per i numerosi viaggiatori europei appassionati di turismo lento e attivo, che sono alla continua ricerca di destinazioni che sappiano offrire infrastrutture adeguate, paesaggi naturali, storia e cultura.
Per il lancio del percorso è stata lanciata un’App che permette di seguire il tracciato e di ricevere informazioni per visitare i numerosi punti di interesse lungo il percorso.
_ Il sito ufficiale della Ciclovia: