Piemonte: tutti i percorsi e gli itinerari di trekking!

4 maggio 2020 - 5:00

 CAMMINARE NELLE MONTAGNE REALI

Nel cuore delle Alpi Graie, tra le più imponenti e selvagge catene montuose si aprono valloni profondi e boscosi che invitano all’esplorazione, tra ruscelli di acqua fresca e purissima.

I boschi hanno rappresentato per secoli l’unica fonte di sostentamento per le popolazioni montane, e quello del boscaiolo era uno dei mestieri più comuni in questi luoghi. Dai castagni ai faggi della bassa valle fino ai lariceti il territorio muta e affascina il camminatore.

L’eco dell’antica parlata patois risuona tra i borghi di pietra e legno, sotto i tetti orditi da lastre di scisto, le cosiddette lose. Sono le valli selvagge, memoria dell’antica età di questa terra, la vera attrazione per gli escursionisti.

 

  • NEL CUORE DELLE ALPI GRAIE: VALLI DI LANZO, VAL CERONDA E CASTERNONE

La Val di Viù innanzitutto, che da Usseglio si biforca ancora nel vallone d’Arnas, dove si allineano le cime più elevate, tra cui il Rocciamelone (L’ITINERARIO: Il Rocciamelone: Al cospetto del Re delle Alpi) con il pittoresco borgo che dà il nome alla valle, e le belle frazioni di Villa Forno e Lernie, con i sentieri per il Colle del Lys e la Madonna della Bassa.Sempre in Val di Viù, la prima elevazione di rilievo dello spartiacque con la Valle Susa, la Punta Imperatoria (L’ITINERARIO: Monte Civrari – Punta Imperatoria) offre un itinerario panoramico sull’Appennino Ligure e le Alpi Orientali, Torino e la sua collina, la pianura, il Monferrato, le Langhe. Un altro itinerario interessante sale alla Costa Fenera (L’ITINERARIO – Costa Fenera), che mostra un ampio panorama sul Rocciamelone e durante la salita si passa accanto all’ameno lago Nero.

La Val d’Ala, una delle prime mete turistiche grazie alla costruzione della ferrovia nel 1916, un vero paradiso per gli escursionisti da dove prendono il via alcuni dei più importanti itinerari, in particolare dal fiorito Pian della Mussa. Da non perdere Voragno, con gli affreschi cinquecenteschi della Cappella di San Fabiano.

In Val Grande l’arroccato Santuario di Santa Cristina a Cantoira, il presepe meccanico di Vrù, le miniere di talco di Brunetta ci riportano alla tradizionale vita di queste terre. Vallo, Varisella, Val della Torre e Fiano, insieme a La Cassa e Givoletto, sono punti di partenza di altrettanti interessanti itinerari tra boschi e panorami indimenticabili.

Preserva l’ambiente delle valli Ceronda e Casternone, con i bei borghi di Fiano, Cafasse, Monasterolo e Robassomero, la Riserva naturale di Monte Lera dove si trova anche la rarissima specie di Euphorbia gibelliana.

Lo storico Parco Regionale della Mandria, tra laghi e splendide dimore reali volute da Vittorio Emanuele II contribuisce a rinsaldare il connubio tra la l’uomo e la natura, testimoniato anche dai prodotti di queste terre, a partire dalla toma di Lanzo, prodotta da latte vaccino in forme stagionate tre mesi, e che si può gustare da sola o accompagnata con funghi porcini.
L’ITINERARIO – Il Rocciamelone: Al cospetto del Re delle Alpi

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