Liguria: i 5 ponti più belli da attraversare o vedere durante un trekking
In Liguria, quando si fa trekking, s'incontrano spesso lungo il cammino ponti romani e medievali che raccontano la storia di piccoli borghi e dell'ingegno umano utilizzato per superare fiumi e torrenti in un territorio difficile. Andiamo alla scoperta di 5 tra i più belli ponti da vedere o attraversare a piedi.
Trekking sui ponti in Liguria: il fascino del cammino nella storia
I ponti medioevali insieme all’antica viabilità sono motivo d’interesse per gli amanti dell’escursionismo.
InLiguria, la limitata estensione del territorio, rimarcata dai monti a ridosso del mare, non permette lo sviluppo di veri e propri fiumi.
I torrenti, dal corso breve ma impetuoso, a volte rovinosi quando in piena, mettono a dura prova i ponti che ne scavalcano gli alvei.
Talvolta ottocenteschi, talora più antichi, resistenti alle ingiurie del tempo, i ponti contrastano da sempre l’irruenza dell’acqua, sormontandola e permettendo alle direttrici storiche di avanzare lungo le valli, oltre lo spartiacque, verso la Pianura.
L’indistruttibilità di queste opere di grande ingegno, presuppone abilità manuale, perizia e organizzazione costruttiva.
Inoltre, come se non bastasse l’opera dell’uomo a garantire loro eternità, le arcate dei ponti sono sormontate da edicole sacre, in passato capaci di dare conforto a pellegrini e viandanti provati dalle difficoltà dei luoghi, dalle fatiche della via, dai timori del brigantaggio.
Vediamo allora 6 tra i più belli ponti medievali e romani che si possono incontrare durante un trekking in Liguria
1 – Il Ponte di Nascio (Val Graveglia, Genova)
Abbellito da un’edicola con Madonna di pregiata fattura, ricordiamo il ponte di Nascio che con la sua arcata del 1700 si erge sopra ad un baratro in fondo al quale scorre il rio Novelli, affluente del torrente Graveglia.
Collega Nascio, arroccato in posizione difensiva e panoramica a Cassagna, ezza costa, era forse un avamposto per gli Arimanni, nel VII secolo, e si è sviluppato poi come borgo medievale.
Il ponte è stato costruito nel 1766 da Giovanni M. Francesco Caietano e Michaeli Angelo Cambiasus per facilitare il transito degli abitanti da una sponda all’altra.
2 – Il Ponte di Dolceacqua (Riviera di Ponente, Imperia)
Sono tanti in Liguria i ponti medioevali che con le loro arcate “a schiena d’asino” scavalcano le acque a carattere torrentizio: ardite campate capaci di emozionare e ispirare poeti, scrittori, artisti.
“… il luogo è superbo, vi è un ponte che è un gioiello di leggerezza”.
Questa è la stupefatta affermazione del pittore impressionista Claude Monet.
Nel 1884 riprodusse su tela il ponte, ardita e solida arcata di 33 metri di luce, capolavoro di leggerezza e armoniosità tardomedievale.
Collega la zona di Dolceacqua chiamata “Terra” al “Borgo”, dove ha sede il Castello Doria.
3 – Il Ponte dei Doria (Montebruno, Genova)
Oltre a ponti ad unica fornice, diffusi ovunque nell’entroterra, si annoverano anche ponti medioevali composti da più arcate, come le 9 del ponte dei Doria a Montebruno, fulcro dell’antica via di transito che univa le valli Aveto, Fontanabuona e Trebbia.
Il ponte sul Trebbia eretto dai Doria, signori del borgo dal 1547 al XVIII secolo, unisce un abitato dalle radici millenarie e un antico complesso religioso.
Da più di cinque secoli ne accompagna storia, vita e devozione sulla sponda destra.
Percorrendolo si arriva al santuario, al convento agostiniano e al suo chiostro.
4 – Il Ponte di Taggia (Imperia)
Ecco lo straordinario disegno delle 16 arcate, alcune di origine romana, del ponte medioevale di Taggia.
Una costruzione perfettamente conservata che attraversa il torrente Argentina per una lunghezza di 260 metri.
Risale alla prima metà del 1200, ma i taggiaschi raccontano che, secondo la tradizione, le prime arcate furono costruite da Magone, fratello di Annibale, durante le Guerre Puniche.
5 – Il Ponte di Millesimo o della Gaietta (Savona)
Tra le opere che scavalcano i corsi d’acqua, come non citare infine la Gaietta di Millesimo.
Si tratta di un raro esempio di ponte fortificato eretto a metà del 1400.
Sormonta il Bormida, uno dei pochi fiumi – insieme al Tanaro, al Trebbia e allo Scrivia – che nascono dall’Appennino Ligure per poi confluire nel Po anziché gettarsi direttamente nel Mar Ligure.
Il ponte della Gaietta è citato nel documento di fondazione del borgo datato al 9 novembre 1206, anche se la struttura potrebbe risalire al XII secolo.
La torretta di guardia con merli ghibellini, fu la porta d’accesso a Millesimo dal lato occidentale del borgo.
Una delle due arcate dell’antico ponte crollò nel 1744, assieme ad una torretta, in seguito ad un’alluvione della Bormida di Millesimo.
Nel 1878 fu rimpiazzata da un ponte, sostituito successivamente con una passerella sospesa ancora oggi presente.