Velino e Sirente, le montagne del silenzio

15 aprile 2022 - 12:30

Grandi conche di erba e pietra, stupendi costoni calcarei e modesti ghiaioni; montagne solitarie, silenziose, fra le quali è ancora possibile sentirsi parte di un privilegiato dialogo con la natura.

A così poca distanza dalla capitale, sembra quasi impossibile assistere a paesaggi contrastanti dove rilievi dolci e semplici diventano ripidi e tecnici nel giro di pocheore, capaci di celare grandi emozioni anche per gli escursionisti e alpinisti più esigenti.

Il Velino, spoglio, contrasta con il vicinissimo gruppo del Sirente dove boschi di latifoglie, prevalentemente faggete, dominano il paesaggio fino a quota 1600.

Sempre il Velino (m 2487), con la cima gemella del monte Cafornia si affaccia su Magliano de’ Marsi e Massa d’Albe, versante ben diverso da quello che scende a Nord, verso il vallone di Teve.

Ripidi pendii, canaloni e impegnative salite senza sosta da un lato, spettacolari ghiaioni e costoni calcarei dall’altro, a cornice di verdi vallate con pendenze modeste che regalano all’escursionista una sensazione unica di distacco dalla valle.

Allo stesso modo il monte Sirente (m 2348) a Sud scende dolcemente verso Celano e la Piana del Fucino, a Nord cade a picco verso gli omonimi Prati, con impressionanti costoni di roccia, frequentati in ambito alpinistico.

Tipico delle formazioni geologiche calcaree e caratteristica dell’intero parco, sono i frequenti fenomeni del carsismo e dell’erosione fluviale, di cui sono esempio le Gole di Celano.

Lungo canyon fra pareti di roccia verticali scavate dal torrente La Foce, che in alcuni punti arrivano a raggiungere quasi 200 metri d’altezza e 3 metri di distanza l’una dall’altra.

I gruppi montuosi sono inoltre popolati da una grande varietà di specie animali: l’orso bruno marsicano, il lupo appenninico, il gatto selvatico, il cervo, il capriolo, lo sparviero, l’aquila reale, il gufo reale, il falco pellegrino e la rara vipera orsini, sono solo alcune delle 216 specie di vertebrati che fanno del parco la loro casa.

Salvaguardato dal Parco è anche il grifone, raro avvoltoio reintrodotto dal Corpo Forestale dello Stato e di cui si contano solo poche centinaia di esemplari su tutto il territorio italiano.

Il Parco Naturale Regionale istituito del 1989, rappresenta attualmente una delle aree protette più estese di tutta la nostra penisola e abbraccia un territorio che va dai confini con il Lazio alle montagne della Duchessa, fino ai margini occidentali dei vicini Parchi Nazionali della Majella e d’Abruzzo, Lazio e Molise.

La natura fa poi da cornice a un patrimonio storico-culturale non indifferente, che può essere obiettivo di visita per l’escursionista e il viaggiatore.

Il sito archeologico di Alba Fucens, nel comune di Massa d’Albe, la chiesa di Santa Maria in valle Porclaneta (nel comune di Rosciolo) e i maestosi castelli di Celano e d’Ocre.

Un trekking di più giorni fra Sirente e Velino permette di esplorare tutto questo, di assaggiare emozioni uniche e irripetibili, a stretto contatto con un territorio fenomenale.

 

 Scopri gli itinerari:

Il tour delle cime di Velino e Sirente (Parte 1)

Il tour delle cime di Velino e Sirente (Parte 2)