Lungo le Vie di fede della Basilicata
La devozione religiosa nei piccoli borghi lucani ancora oggi conserva testimonianze storiche e artistiche tali da invitare il turista a mettersi in viaggio.
Un sentimentoindissolubile lega le genti della Basilicata al culto della Vergine Maria. Sono numerosi i luoghi di pellegrinaggio nelle aree montane: la processione alla Madonna Nera sul Sacro Monte di Viggiano, la Madonna del Pollino a San Severino Lucano, legata all’antico rito della transumanza, in Val Sarmento la Madonna della Stella venerata dalla comunità Arbëreshe di San Costantino Albanese.
Sempre legate alla devozione mariana sono le processioni che portano in trono Maria: è il caso del Santuario della Madonna del Carmine di Avigliano, del Santuario di Santa Maria degli Angeli di Pantano a Pignola, o della sacra effigie della Madonna del Sirino trasporta dai fedeli lungo i suggestivi sentieri tra Lagonegro e il Santuario della Madonna della Neve. Da non perdere il bellissimo chiostro e i preziosi affreschi della Chiesa e Convento di Sant’Antonio a Rivello, il Santuario di San Donato di Ripacandida e l’importante complesso monumentale dell’Abbazia benedettina della SS. Trinità di Venosa (V-XII sec.), una delle più significative testimonianze storiche della Basilicata intera.
Spunti di visita
- Una vista mozzafiato! Dalla cima del monte il Cristo Redentore di Maratea, secondo solo al Cristo di Rio de Janeiro per dimensioni, sembra voler abbracciare il Golfo di Policastro.
- Lungo i sentieri della natura si sale verso la Madonna del Sacro Monte di Viggiano, il più importante santuario mariano della regione.
- Quota 1000: un cammino quasi d’ascensione verso il Santuario della Madonna della Stella ad Armento. » In contemplazione dei laghi di Monticchio da un modello perfetto di solitudine monastica: l’Abbazia benedettina di San Michele.
- Piacevoli escursioni dal Santuario della Madonna del Monte Saraceno di Calvello.
La devozione religiosa in Basilicata ha aspetti significativi e ancora oggi conserva testimonianze storiche e artistiche che corrono indietro nei millenni fino al paleolitico. I Sassi di Matera, riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, conservano grotte, cripte, cenobi e chiese scavate nella roccia dai monaci basiliani che qui trovarono rifugio dalle persecuzioni Iconoclaste.
Il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano ne conta più di 155, ordinate nella dolina della città, sulle alture circostanti e tra le rupi di origine calcarea.
Suggestivi paesaggi dove l’arte di scultori e pittori si sposa con la devozione popolare, si scorgono nei luoghi che custodiscono la Chiesa rupestre di Sant’Antuono ad Oppido Lucano e nella Grotta di San Michele a Maratea. Nel centro storico di Marsico Nuovo è possibile respirare la poesia del passato e dell’infinito nella Chiesa di San Michele Arcangelo, dove sono presenti tracce di pittura medievale tra le più antiche dell’area.
Spunti di visita
- L’imperdibile passeggiata nella Gravina di Picciano, per contemplare la Cripta del Peccato Originale, capolavoro di arte pittorica rupestre.
- Prendiamoci il tempo necessario per ammirare la Chiesa Madonna dell’Idris e la cripta affrescata a navata unica di San Giovanni in Monterrone.
- La delicata bellezza delle pitture dei monaci medioevali si ammira nella Chiesa rupestre di Santa Margherita e nella Chiesa rupestre di Santa Lucia, entrambe nel comune di Melfi.
- A Moliterno è possibile ammirare gli affreschi di stile greco-bizantino della Chiesa di S. Maria del Montevetere, testimonianza della vitale devozione religiosa in Basilicata.
Testi di Enrico Bottino e Marco Carlone / Foto di Alessandro Franza
Informazioni Utili
Regione Basilicata – APT Agenzia di Promozione Territoriale