Museo storico dell’Oro Italiano

18 marzo 2020 - 10:42

Lerma, antica cittadina del basso Piemonte sorta attorno al quattrocentesco castello degli Spinola, domina dall’alto la valle del Piota.

Tutt’intorno, sui terrazzamenti lungo il corso del torrente, si scorgono estesi cumuli di ciottoli ben allineati, residui delle aurifodinae romane e prime tracce del profondo legame storico che lega la Val d’Orba all’Oro. Tutto è iniziato quando i Romani decisero di sfruttare le periodiche alluvioni aurifere del Gorzente e del Piota per estrarre il prezioso metallo.

Un documento della Pestarena Mining Company conservato al Museo dell’Oro

Oggi, nel medesimo territorio, fra pendii boscosi o coltivati a vigneto, il Museo Storico dell’Oro Italiano si propone di ripercorrere le tappe di questa secolare “caccia all’Oro”, che proseguita dai Longobardi, si è conclusa ad inizio Novecento con le vicine miniere aurifere della val Gorzente.

Nato nell’aprile del 1987 per volontà del proprietario-direttore Giuseppe Pipino, il Museo raccoglie le ricerche giacimentologiche e storico/minerarie condotte dal geologo in val Gorzente e d’Orba, e successivamente estese ad ogni altra regione italiana oggetto di antiche attività aurifere.

Campioni di oro nativo primario, scagliette e polveri preziose, sono esposte accanto a lampade da miniera, utensili da scavo e macine in pietra di diversa età.

Gestito dall’Associazione Storico-Naturalistica della val d’Orba, il Museo dell’Oro promuove iniziative dirette alla conoscenza e valorizzazione naturalistica dei fiumi auriferi, con spirito di tutela ecologica dell’ambiente naturale e di salvaguardia della secolare attività di ricerca dell’oro.

Sono possibili escursioni alle vicine aurifodinae romane e alle miniere ottocentesche delle Valli Gorzente e Piota, e partecipare a dimostrazioni pratiche di raccolta lungo le sponde dei fiumi, stregati da quel l’irresistibile riflesso d’oro nel piatto…

Museo Storico dell’Oro Italiano
Piazza Genova, 2 – 15060 Lerma (AL)
Tel. 0143.882289/3392656342
Da lunedì a domenica su prenotazione
Ingresso gratuito.

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