Utilizzare lo spazio urbano già interessato dalle strade per creare energia pulita tramite l’uso di pannelli solari. È questa l’idea alla base di SolaRoad, la prima strada che produce energia grazie alla sua particolare struttura fatta di pannelli fotovoltaici. Costruita su un progetto sperimentale del 2010, la pista ciclabile “fotovoltaica” è stata dapprima sviluppata in laboratorio e poi portata sulle strade di Krommenie, alla periferia di Amsterdam. Il progetto, che ha da poco compiuto un anno e mezzo di servizio, è stato costantemente monitorato, sviluppato e migliorato fino a diventare un vero e proprio prototipo per svolgere test ed esperimenti.
La sua particolare struttura consta di una corsia lunga circa 250 metri ed equipaggiata con delle griglie di pannelli solari da 2,5/3,5 metri. La superficie pedalabile è costituita da sezioni alte circa 1 cm di vetro temperato trasparente, le quali vengono posate direttamente sopra le griglie. La struttura della pista è lievemente inclinata, in maniera tale da permettere lo scolo delle acque durante le giornate di pioggia, e ha una superficie traslucida in modo da consentire il massimo assorbimento possibile di luce. Allo stesso tempo, il vetro di superficie è studiato per essere antisdrucciolevole e per resistere anche a grossi pesi.
Dopo un anno e mezzo di servizio, gli esperti e i ricercatori hanno tracciato un bilancio per giudicare se fossero stati raggiunti gli obiettivi inizialmente pianificati. In termini di energia generata la risposta è senza dubbio si: dall’inizio di attività effettiva, a novembre 2014, in sei mesi la pista è stata “pedalata” da più di 150.000 ciclisti e ha generato circa 3.000 kilowatt/ora, sufficienti ad alimentare un’abitazione per un anno intero. I risultati ottenuti sono anzi andati oltre alle aspettative iniziali.
Al contrario, se si fa un confronto tra la spesa iniziale e l’energia erogata, i risultati sono ancora ben lungi dall’essere applicabili a più vaste porzioni di piste. A fronte di un investimento iniziale da 3,7 milioni di euro, con la stessa somma sarebbe stato possibile acquistare circa 520.000 kilowatt/ora a fronte dei 3.000 prodotti. I nuovi materiali e le migliorie tecnologiche implementati in questi anni lasciano però ben sperare sul futuro di simili infrastrutture.
Il sogno nel cassetto degli sviluppatori di SolaRoad è l’estensione della sua tecnologia alla gran parte della rete stradale olandese, in modo tale da sfruttare la grande superficie oggi ricoperta dal cemento come un vero e proprio generatore di energia pulita che possa servire per l’alimentazione di lampioni, semafori, abitazioni e colonnine per le auto elettriche.
Photos: courtesy of SolaRoad Netherlands