Siamo tutti FOTOGRAFI

18 marzo 2020 - 3:34

La fotografia è un fenomeno globale

Il passaggio dall’analogico al digitale ha rappresentato una vera rivoluzione copernicana, da un’attività d’élite si èpassati ad una appendice dell’occhio, perché tutti fanno o credono di fare fotografia, sempre e ovunque.

Ed è quell’ovunque che per noi di TREKKING&Outdoor riserva un significato particolare: infatti, il paesaggio è quanto di più vero può vedere l’escursionista che cammina per scoprire nuovi luoghi, nuovi orizzonti. Ed è dal paesaggio che il più delle volte scaturisce e cresce la passione per la fotografia.

Sono sempre di più le persone che scelgono il linguaggio dell’immagine per raccontare la loro esperienza, la loro escursione, oppure, più semplicemente, per fare belle foto.

 

La magia delle Pale di San Martino al tramonto, attimi brevi e preziosi (Ph Cesare Re)

 

A ragionarci bene è quanto di più scontato ci si possa aspettare da chi cammina: il trekker nelle sue escursioni alpine si trova sempre davanti un pentagramma, ossia il confine fra cielo e terra, da riempire con delle note… le montagne. Questa nostra incursione tra le note è solo un gioco, noi in verità vogliamo parlarvi di fotografia, in modo semplice, nessuna elucubrazione, nessuna analisi e nessuna ricerca di possibili o improbabili verità sulla materia fotografica.

 

Occhi di cielo (Ph Cesare Re)

 

Noi di TREKKING&Outdoor vogliamo dare un contributo responsabile e preparato a questo argomento ormai universale. Per parlare di fotografia con semplicità e chiarezza ci viene in soccorso Cesare Re, fotografo e collaboratore storico della nostra testata: a lui piace raccontare attraverso forme, luci e colori la natura e le nostre montagne. Non a caso il suo blog si chiama Fotografare in montagna.

Lo schiaffo su Camogli (Ph Enrico Bottino)

La fotografia è intuito, spontaneità, creatività, ma richiede anche conoscenza e preparazione: ci siamo quindi assicurati la collaborazione di un amico, di uno storico collaboratore della testata, di un vero professionista dell’immagine che ha nelle sue corde la tranquilla capacità espositiva, la semplicità e la chiarezza di chi conosce a fondo la sua materia. Ma Cesare Re non è solo specializzato in fotografia di natura e montagna nei suoi diversi aspetti, è anche autore di guide e libri di montagna, quindi è un fine conoscitore dell’altra materia a noi tanto cara: il trekking. Non a caso i maestri classici della fotografia che più ammira sono Ansel Adams e John Shaw.

“Durante il servizio militare, un commilitone mi prestò una rivista di fotografia. Ho, quindi, iniziato a interessarmi a tutto ciò che riguarda la fotografia. In seguito è stato praticamente automatico abbinare la fotografia alla mia passione per la natura, la montagna e l’alpinismo. Da quel momento in poi, non mi sarei più andato in montagna senza la macchina fotografica e un ben nutrito (e pesante!) corredo di obiettivi. Poi, con il tempo, ho iniziato a scrivere articoli a corredo delle fotografie ed a pubblicarli sulle riviste specializzate di viaggio, montagna, ambiente e natura. Poi il passo successivo, ovvero la scrittura di libri, manuali e guide turistiche”. Come ci racconta Cesare Re, il primo approccio con la fotografia può essere quasi casuale, la passione può subentrare dopo, la tecnica, soprattutto quella, si acquisisce con il tempo.

In quanti come lui si sono avvicinati alla fotografia attraverso la natura e il paesaggio? Tocca a voi trovare qualcosa di nuovo dove altri tirerebbero dritto. Leggete il suo blogFotografare in montagnaperché come dice Cesare “fare fotografie significa continuare a imparare, tenersi sempre informati e non finire mai di migliorarsi”.

Testo di Enrico Bottino