Roma Termini, 23 febbraio 2016, binario 1. Riparte da qui il viaggio del Treno Verde, un’iniziativa che da anni Ferrovie dello Stato e Legambiente portano avanti con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente, per sensibilizzare la cittadinanza su diverse tematiche ambientali con un lungo viaggio a tappe sulle rotaie dello Stivale. Quest’anno la campagna di Treno Verde punta la sua lente d’ingrandimento soprattutto sulle città, sul loro tessuto urbano e sulle trasformazioni ed evoluzioni di cui si rendono protagoniste.
Il mondo corre, si evolve e spesso i cambiamenti più drastici e dal peso ambientale più rilevante iniziano proprio dai grandi centri abitati. Ed è proprio da questi posti che parte il treno, nei luoghi in cui è più che mai importante sensibilizzare le persone sui rischi degli sprechi, dell’inquinamento e delle minacce del surriscaldamento globale che sempre di più si riflettono nella vita di tutti i giorni.
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Smart cities, ecoquartieri, mobilità dolce e nuovi stili di vita: ecco alcune delle parole chiave su cui si focalizzerà questo grande laboratorio su rotaia nel corso delle 11 tappe che da Novara lo porteranno fino a Cosenza. Nell’anno di Cop21, il Treno Verde acquisisce un ruolo ancora più rilevante, per far si che l’Italia non si dimentichi degli impegni presi durante la grande conferenza sul clima, visto che spesso proprio nelle grandi città si registrano dati sui livelli di inquinamento molto preoccupanti.
Nelle sue quattro carrozze non ci sono posti a sedere, ma quattro spazi espositivi che mostrano al visitatore criticità, prospettive future e buone pratiche dalla sfera domestica a quella globale.
Si inizia con la prima carrozza dedicata al condominio: qui sono soprattutto le abitudini personali ad essere viste, riviste e migliorate, per poi proseguire nella carrozza quartiere. I nuovi modelli di ecoquartiere – in atto in alcune città d’Europa e Italia, come a Milano – prevedono infatti una partecipazione sempre più attiva dei cittadini ai cambiamenti, nell’utilizzo del trasporto pubblico e nell’incremento del traffico di biciclette.
Smart cities: un termine che si sente sempre più spesso anche se spesso non se ne comprende fino in fondo il significato. Nella terza carrozza di Treno Verde si può scoprire cosa vuol dire e che cos’è una Smart City, con gli esempi dei grandi centri urbani che stanno lavorando su questo fronte con iniziative che stimolano nuovi tipi di mobilità, l’utilizzo di energia pulita, edilizia sostenibile e una gestione dei rifiuti più attenta e accurata.
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Infine la carrozza mondo, con molti pannelli che mostrano i pericoli del surriscaldamento globale e indicano quali sono i fattori che maggiormente contribuiscono alle mutazioni climatiche più rilevanti. Dal planisfero disegnato in rapporto alla popolazione per stato ai pannelli che mostrano gli effetti del disastro del Rio Doce in Brasile.
Nel lungo viaggio del Treno Verde verrà anche realizzato un monitoraggio scientifico sull’inquinamento atmosferico e acustico tramite postazioni fisse e itineranti, le quali forniranno i dati in tempo reale. I risultati andranno a confluire in una piattaforma informatica chiamata Smart Data Center, che sarà in grado di raccogliere tutte le informazioni acquisite dai sistemi di monitoraggio ambientale, georeferenziarle e farle confluire poi in una mappa virtuale interattiva.
Sarà proprio questa mappa diffusa e localizzata la base da cui partire per ragionare sulle criticità e proporre nuove soluzioni per migliorare la qualità dei luoghi in cui viviamo.
Alla conferenza di apertura hanno preso parte anche il Presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni, il Presidente del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Gioia Ghezzi con l’Ad di FS Renato Mazzoncini e il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Barbara Degani.
Il Treno Verde sarà visitabile dalle classi degli istituti scolastici su prenotazione dalle 8.30 alle 14, mentre sarà aperto al pubblico dalle 16 alle 19. La domenica invece, apertura dalle 10 alle 13. L’ingresso è gratuito. Per una mappa completa del viaggio cliccare su questo link.
Testo e foto di Marco Carlone