FiemmE-motion: Emozioni ecosostenibili e senza auto tra le Dolomiti
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni. La pensava così William Shakespeare. Ed è forse per questo che la Val di Fiemme, fatta di foreste di abeti balsamici, sognaun turismo senz’auto.
FiemmE-motion è il progetto di mobilità sostenibile messo a punto da questa valle soleggiata, fra Dolomiti del Trentino. Navette, bici e monopattini elettrici, bici tradizionali, autobus di linea efficienti, impianti di risalita, collegamenti pedonali, servizi di bike sharing e tettoie fotovoltaiche per ricaricare le bici. FiemmE-motion coinvolge tutta la Val di Fiemme: Comunità Territoriale, Comuni, Azienda per il Turismo, Hotel, aziende, artigiani e commercianti.
L’idea, collaudata nell’estate 2012, è di permettere agli ospiti della Val di Fiemme di lasciare l’auto nel parcheggio dell’hotel e di muoversi in piena libertà utilizzando mezzi e servizi a basso impatto ambientale.
Gli sport invernali sono in prima fila nella promozione dell’eco-sostenibilità. I Campionati del Mondo di Sci Nordico 2013 hanno sposato, per esempio, il progetto “Fiemme Vallevviva”, per diffondere la cultura del rispetto ambientale e della vivibilità.
Guardando al futuro, Fiemme vorrebbe essere la prima valle alpina a traffico limitato. Questa scelta di rispetto parte al cospetto di panorami dolomitici dichiarati dall’Unesco “Patrimoni Naturali dell’Umanità” e fra due parchi naturali, quello di Paneveggio Pale di San Martino e quello del Monte Corno.
Tradizione e gusto a Kilometro Zero
Sapori naturali, coltivati nel proprio orto o nell’orto del vicino… C’è una valle che si estende per 35 chilometri, fra le Dolomiti del Trentino, dove l’arte di proporre prodotti genuini e stili di vita eco-sostenibili ha radici lontane. E’ la Val di Fiemme, un’oasi spontanea di vivibilità e benessere fra cime di rara bellezza, come le guglie del Latemàr, riconosciute dall’Unesco “Patrimonio Naturale dell’Umanità”.
In questa terra, albergatori, ristoratori, artigiani e produttori, non hanno dovuto imitare regole e comportamenti per dare vita a un progetto di accoglienza a favore della tradizione, della salute e della sostenibilità. E’ bastato aprirsi ai ricordi materni, spolverare un quaderno di ricette e attingere a quei valori che hanno sempre accompagnato le giornate di questa silenziosa e laboriosa popolazione di montagna. Questi pionieri dell’eco-sostenibilità si sono resi conto che l’arte di evitare sprechi, con semplici accorgimenti, era parte del loro dna. Così come l’abitudine di privilegiare i sapori locali e le stagionalità. Ristoranti, agriturismi, b&b e piccoli alberghi, ricchi di fascino e tradizione, si sono resi consapevoli di aver sposato scelte di risparmio energetico e bioarchitettura con estrema naturalezza. Il progetto “Tradizione e Gusto”, che li vede coinvolti da diversi anni, si è prefisso l’obiettivo di creare un team affiatato per valorizzare antichi saperi e antichi sapori, per favorire una relazione diretta tra chi produce e chi consuma. La sinfonia di sapori naturali di Fiemme oggi è applaudita in prestigiosi show cooking fra cui il rinomato “Cooking for Art Roma”.
Una vacanza in Val di Fiemme offre l’occasione di gustare i vini del Trentino in accoglienti osterie o di esplorare i più ricercati piatti della tradizione fra atmosfere d’un tempo e panorami dolomitici.
“Tradizione e Gusto” attinge dal passato persino per realizzare cosmetici naturali, da quelli a base di latte di capra, ricco di proteine che proteggono dalla disidratazione, a quelli a base di erbe, bacche e piccoli frutti. Dalla saggezza antica nascono anche infusi naturali a base di grappa trentina alle resine di pino mugo, genziana o prugnole selvatiche. C’è persino chi ha pensato ai benefici del legno di cirmolo, inserendo i suoi trucioli profumati nell’imbottitura dei cuscini per favorire il relax.
Le produzioni tipiche di qualità che nascono in Val di Fiemme sono lo speck e i salumi freschi o stagionati, il miele, le marmellate e i piccoli frutti, lo strudel di mele, la selvaggina, i funghi, la pregiata Birra di Fiemme, le ricotte e gli yogurt caprini e il gustoso Formae Val Fiemme di Cavalese che per i suoi alti valori proteici e la sua ricchezza di calcio e fosforo è stato definito il Formaggio dei Mondiali di Sci Nordico.Testo di Carlo Rocca, foto di A. Campanile e orlerimages.com